Una Caterina Murino splendidamente impegnata per la causa, e in dolce attesa, ha inaugurato ieri ad Arzachena, al Museo Civico Michele Ruzittu, la mostra fotografica "Attraverso i nostri occhi", decine di foto in bianco e nero scattate da Alessandra Cossu nei canili di tutta la Sardegna; un’iniziativa voluta dalla stessa attrice.  

«Fino a 5 anni fa – ha raccontato - degli animali mi interessava ben poco. Li ho sempre ammirati da lontano, come creature meravigliose, da guardare e rispettare sempre con quella certa distanza, come se non facessero parte del mio mondo, del “nostro” mondo. Poi un bel giorno, un gattino di nome Benito, ha avuto la brillante idea di addormentarsi nelle mie braccia e lì…il mio mondo e il loro mondo si sono capovolti e sono diventati un tutt’uno». Di seguito l’adozione di Ilithyia, nel 2020, ha proseguito l’attrice, «mi ha fatto capire quanta ignoranza mi ha tenuta lontana, per tanti anni, da quel loro mondo meraviglioso e finalmente, con gli occhi ben spalancati, ho scoperto un altro mondo che prima non conoscevo: il mondo dei randagi, degli abbandoni, dei maltrattamenti su cani e gatti usati come oggetti e come tali buttati via quando ormai non servono più. Questa è la vera ragione di questa esposizione fotografica: vorrei che voi tutti vi soffermaste su quegli occhi, umani e non, per scoprire che non c’è differenza tra noi e loro. Dentro quegli occhi vive la stessa identica anima che ci fa vivere e soffrire… esattamente come loro».

La mostra "Attraverso i nostri occhi", comprende 40 foto in bianco e nero della fotografa, Alessandra Cossu, la quale, lo scorso anno 2024, ha fatto un viaggio della durata di 7 giorni per 2000 chilometri, insieme all’attrice, facendo visita a canini, rifugi e volontari per una campagna di beneficenza, un viaggio, «che con le foto documenta la realtà poco nota spesso ignorata degli abbandoni e maltrattamenti sugli animali domestici». Immagini, sottolinea la fotografa, «che catturano la vita quotidiana degli animali traditi dalla famiglia, le loro emozioni e il lavoro instancabile dei volontari». Scopo del reportage è quello di «responsabilizzare il pubblico sull’importanza dell’adozione». A corredo della mostra fotografica il docufilm diretto da Fabrizio Pinna, che testimonia il lavoro di tanti volontari durante il tour Crocchette del 2024.

Il progetto, ideato dall’attrice Caterina Murino, è stato promosso ad Arzachena dall’assessora, Stefania Fresu, e dalla direttrice della municipalizzata Geseco, Anna Maria Zedda. L’esposizione resta al museo Michele Ruzittu fino al 8 giugno, con ingresso gratuito.  Per sostenere l’iniziativa si può acquistare una o più foto e fare una donazione.

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