I due galluresi scomparsi in mare da ieri sono stati ritrovati dalla Guardia costiera dopo una vera e propria odissea in alto mare.

Sono scossi, ma in buone condizioni di salute.

La loro avventura è iniziata da Porto Ercole, in provincia di Grosseto, da dove dovevano prelevare un'imbarcazione in legno di 14 metri per condurla in Sardegna.

Nel corso della traversata, però, qualcosa è andato storto: la barca è affondata a causa di pesanti danni allo scafo.

E così i due naufraghi, uno originario di La Maddalena, l'altro di Olbia, si sono trovati in balìa delle onde, a bordo di due zattere di salvataggio.

Dapprima hanno tentato di restare vicini, poi, però il vento li ha separati.

Sono dunque iniziate ore di ansia e di paura.

Una vera e propria lotta contro il mare per la sopravvivenza.

Nel frattempo la Capitaneria di Olbia, ricevuto l'allarme dai famigliari, ha iniziato le ricerche, inviando la motovedetta Cp 870 e altri quattro mezzi navali, supportati anche dalla centrale operativa del Comando generale delle capitanerie di Roma e da due elicotteri e due aerei.

E, proprio quando si temeva il peggio, i due sono stati individuati, nel mezzo del Tirreno, a 50 miglia da La Maddalena, in due momenti diversi.

Il primo attorno alle 17.30, il secondo un'ora dopo, nello stesso tratto di mare.

Entrambi erano disperatamente aggrappati alle zattere.

Soccorsi, sotto choc, sono stati portati in ospedale per accertamenti, ma non sono in pericolo di vita.

Il punto di ritrovamento dei due naufraghi (Guardia Costiera)
Il punto di ritrovamento dei due naufraghi (Guardia Costiera)
Il punto di ritrovamento dei due naufraghi (Guardia Costiera)

(Unioneonline/l.f.)

Ha collaborato Andrea Busia
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