"Tra qualche giorno, raggiungere la Gallura diventerà alquanto complicato: lo scalo olbiese sarà l'unico a non avere collegamenti con alcuna capitale europea e anche la continuità territoriale sarà garantita a metà".

A denunciare la situazione della carenza dei collegamenti aerei con l'aeroporto Costa Smeralda, le segreterie regionali di Fit CISL, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo, che attribuiscono la responsabilità all'inerzia della politica locale e regionale. "Stupisce il fatto che, per l'ennesima volta, sia il sindacato a denunciare questa situazione dannosa nei confronti di un intero territorio e della sua economia quando, invece, ci aspettiamo levate di scudi da parte di tutti i rappresentanti politici territoriali e regionali appartenenti a tutti gli schieramenti eletti in questo territorio", ammoniscono Gianluca Langiu (Fit Cisl), Elisabetta Manca (Uiltrasporti) e Nicola Contini (Ugl Trasporto Aereo). "Mentre a Cagliari - continuano - l'assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa, presenta in pompa magna la Winter 2022 di Ryanair, gli aeroporti del Nord Sardegna restano al palo con un operativo risicato fino a marzo prossimo, senza considerare che il 50 per cento dell'offerta turistica dell'isola si concentra nella provincia di Olbia-Tempio che, per assurdo, è il territorio maggiormente penalizzato dal punto di vista dei collegamenti".

Secondo le tre sigle sindacali, "l'ennesima occasione persa per il nord est dell'isola di sfruttare appieno le proprie potenzialità, concretizzare una destagionalizzazione con cui tutti continuano a riempirsi la bocca ma che svanisce anche quando le ottime condizioni metereologiche giocano a suo favore". Oltre, concludono, "a rappresentare un danno a un'economia che a fatica cominciava a riprendersi, un diritto negato alla mobilità e mancati posti di lavoro".

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