«In relazione alle notizie relative a un'indagine per delitto associativo a carico del cardinale Angelo Becciu e altre persone, tra cui il professor Tonino Becciu e la dottoressa Maria Luisa Zambrano, comunichiamo quanto segue: non risulta a carico degli interessati alcuna indagine per il reato di associazione per delinquere. Risultano in corso di svolgimento, invece, indagini preliminari condotte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari». Lo dichiarano in una nota gli avvocati Paola Balducci e Ivano Lai, legali di Tonino Becciu e Maria Luisa Zambrano, rispettivamente fratello e nipote del cardinale sardo.

Gli stessi legali spiegano che tali indagini preliminari sono state «oggetto di recente provvedimento di proroga dal gip, cui i difensori, per ragioni di leale collaborazione, non hanno ritenuto di opporre osservazioni».

«Tutti gli atti del procedimento 'sardo' sono tuttora coperti dal segreto investigativo e - rilevano poi i legali - non possono essere oggetto di pubblicazione, neppure parziale. Sorprende, pertanto, che, nonostante il segreto che li copre, segmenti di atti provenienti dal procedimento condotto dalla Procura di Sassari, tra cui conversazioni private (peraltro irrilevanti sul piano penale), informative della Polizia Giudiziaria (Guardia di Finanza) e altri documenti, siano stati già rivelati in contesti e depositati in sedi (segnatamente presso l'Autorità Giudiziaria dello Stato della Città del Vaticano), nonché addirittura pubblicati da alcuni siti che ne hanno diffuso copia fotografica, mentre continuano a non essere accessibili ai diretti interessati essendo, come detto, per essi e per i loro difensori, vigente il segreto investigativo».

«Sarà cura – concludono gli avvocati – promuovere, perciò, sollecita istanza davanti alle Autorità preposte per la verifica di eventuali violazioni del segreto investigativo con indebita rivelazione a terzi, dei diritti di difesa e delle garanzie costituzionali degli interessati».

(Unioneonline/l.f.)

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