Da San simplicio a Bonaria, Monica e Marco i primi pellegrini del Cammino sardo
Da Arezzo hanno scelto l’Isola per un’esperienza «indimenticabile»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Dobbiamo ancora metabolizzare ciò che abbiamo fatto». Con queste parole, tra stupore e gratitudine, Monica Arrighi e Marco Bidini raccontano la loro impresa: sono i primi pellegrini ad aver completato il Cammino di Bonaria, il nuovo itinerario che attraversa la Sardegna da Olbia a Cagliari. Lei, 55 anni, libera professionista, lui, 62, pensionato: una coppia di grandi camminatori che da Arezzo ha scelto l’Isola per un’esperienza che definisce «indimenticabile».
Il viaggio è iniziato il 13 agosto dalla cattedrale di San Simplicio a Olbia. Quattordici tappe, una al giorno, fino all’arrivo il 26 agosto, alle ore 14, davanti alla basilica di Bonaria. «Mostrare i timbri è stato emozionante – spiegano – perché in quel momento ci siamo resi conto di aver compiuto qualcosa di davvero grande».
Monica ricorda con emozione la ripartenza dal Monte Ortobene, con l’alba che illuminava la statua del Redentore, e la scoperta della Marmilla, «una terra nuova per noi, i campi di grano ci hanno riportato alle colline senesi». Marco, invece, sottolinea la sorpresa dell’entroterra: «Da quarant’anni veniamo in Sardegna, ma sempre lungo la costa. Questo cammino ci ha mostrato un volto inedito dell’Isola».
La decisione di partire è maturata grazie ad Antonello Menne, conosciuto sulla Via Francigena: «Ci aveva detto che il Cammino era quasi pronto. Due giorni dopo avevamo già prenotato il volo, senza neppure conoscere il percorso. Ci siamo fidati e non abbiamo sbagliato».
A commuoverli è stata anche l’accoglienza: «Nei luoghi in cui abbiamo pernottato non sono stati ospitali, ma molto di più: acqua, frutta fresca, un sorriso sincero. Non lo dimenticheremo». Un cammino ben segnato, senza bisogno di Gps, che li ha convinti a tornare. «Ci ha riempito il cuore – confessano – e lo rifaremo. La Sardegna ha ancora molto da raccontarci».