Il nuovo corso della continuità territoriale non è ancora iniziato – l'appuntamento è previsto per la prossima domenica – ma i problemi e le polemiche sono già in volo: soprattutto ad Alghero, l'ultimo scalo ad aver avuto la certezza sui collegamenti con Roma e Milano (biglietti in vendita da neanche 48 ore), dove gli orari sono molto lontani dal garantire pienamente il diritto alla mobilità. In particolare quelli della linea Alghero-Linate, gestita da Ita Airways.

Il primo decollo è previsto alle 8.55, orario che «non consente di essere in centro a Milano prima delle 11, salvo ulteriori e possibili ritardi», dice il coordinatore regionale della Lega Michele Pais.

E l’assessora ai Trasporti Barbara Manca che replica: «È l'ennesima criticità che ci troviamo costretti a dover affrontare. La scelta di questo orario è purtroppo consentita dal Decreto Ministeriale del 2021 e siamo al lavoro per trovare una soluzione».

Dal canto suo la compagnia replica: «L'operativo dei voli è stato approvato il 18 ottobre dalle autorità competenti in quanto in linea con le previsioni normative». Norme un po' larghe, forse: la fascia oraria del mattino prevista dal decreto ministeriale per l'aeroporto di Alghero va dalle 7 alle 8.30. Per arrivare alle 8.55 Ita sfrutta un comma di questo documento che consente una tolleranza di mezz'ora «ai fini di un'efficiente programmazione dei voli in uscita e in entrata».

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