Una nota di Maurizio Cossu, presidente del consiglio di amministrazione del consorzio "Src scarl" fa chiarezza sulla vicenda dei licenziamenti nell'area industriale di Ottana, escludendo un collegamento con l'inchiesta sui rifiuti e ribadendo l'estraneità in entrambi i casi della Comater srl che "non opera sullo stabilimento di Ottana e non ha impianti sequestrati". "Chi opera su Ottana- scrive Maurizio Cossu é il consorzio di imprese Src scarl attivo nell'area industriale sin dall'apertura dello stabilimento nelle coibentazioni, ponteggi, ritiro e trasporto rifiuti assimilabili agli urbani, pulizie industriali, lavaggi ad alta pressione, autospurgo,autotrasporti, macinazione e vagliatura di placche di poliestere. Per tali attività il consorzio (composto tra le altre da: Marco costruzioni srl, Sgm srl, Comater isolamenti srl, Nuova Cossu srl) si avvale di circa 25 unità lavorative. La crisi, per la quale sono stati annunciati i licenziamenti, deriva esclusivamente dal fatto che Ottana Polimeri ha ritenuto opportuno non rinnovare i contratti con il consorzio senza darne una motivazione scritta o verbale e non incontrando i responsabili. Data la situazione il consorzio non poteva far altro che convocare le maestranze ed i sindacati e dare comunicazione dell'avvio delle procedure di licenziamento. Riguardo all'inchiesta della magistratura - sostiene ancora Maurizio Cossu - è stato posto sotto sequestro il capannone con al suo interno macchinari e placche di Pet macinate e da macinare, queste ultime di proprietà della Equipolymers. In tale specifica attività venivano impiegati, a seconda del carico di lavoro, da 2 a 4 operai. Il Consorzio, quindi, non si occupa in prevalenza di recupero di cascami e scarti di produzione visto che impiega al massimo 4 unità e la crisi pertanto non è dettata dall'azione della magistratura de dal sequestro del capannone ma dal mancato rinnovo dei contratti su tutte le altre attività eseguite dal consorzio all'interno dall'area industriale".
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