Cellula neonazista attiva nel nord Sardegna: 11 indagati
Indagine della Procura di Sassari: intercettazioni su attentati contro strutture della Nato e deliranti proclami sulla inesistenza della ShoahPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una delle conversazioni intercettate a Sassari era chiarissima: «Ci vogliono due canne e un saldatore. Le cartucce si trovano. Poi le molotov, non ci vuole niente a farle. Basta documentarsi». E gli investigatori della Digos (insieme ai Carabinieri del Ros) hanno ascoltato delle persone parlare anche di attentati a strutture e basi della Nato, insieme a deliranti proclami sulla inesistenza della Shoah.
Nel 2021 le parole registrate in Sardegna e nel Lazio fanno partire una indagine che ora è approdata davanti al Tribunale di Sassari. Si parla di una cellula sarda di un gruppo neonazista che, secondo i pm Gianni Caria e Beatrice Giovannetti, avrebbe operato anche a livello internazionale per sconfiggere “la minaccia giudea” e pubblicando “liste di cognomi ebraici”.
Gli indagati sono undici: tra loro un sassarese e un tempiese.
I dettagli nell’articolo di Andrea Busia su L’Unione Sarda in edicola e sull’app