Quanto sta accadendo «appare forzato e anche un'invasione del risultato elettorale, perché non si può determinare una decadenza per un brufolino».

Così – all’Ansa – Benedetto Ballero, legale di Alessandra Todde, dopo la relazione del Collegio elettorale di garanzia che ha trasmesso gli atti al consiglio regionale della Sardegna per valutare la decadenza della governatrice a causa delle irregolarità che lo stesso Collegio ha ravvisato nella rendicontazione delle spese sostenute in campagna elettorale.

«Sto cercando – ha spiegato Ballero – di capire meglio la situazione che a prima vista mi pare abbastanza assurda, perché sostanzialmente non c'è nessuna irregolarità sostanziale, ma ci sono delle irregolarità formali che possono determinare sanzioni pecuniarie, ma non certo la decadenza».

Todde si è rivolta allo studio di Ballero per tutelarsi nel procedimento aperto dal Collegio di garanzia elettorale. Sono sette i profili di irregolarità contestati, uno già chiarito con una memoria. «La cosa certa - aggiunge Ballero - è che per scelta prioritaria la presidente non ha ricevuto un contributo né ha fatto alcuna spesa personalmente e quindi ovviamente non si possono contestare i mancati adempimenti che deve rispettare chi si occupa della campagna elettorale».

«Essendo un provvedimento amministrativo, preso da un organo amministrativo per quanto straordinario, le regole dovrebbero dire che è impugnabile al Tar, ma stiamo ancora valutando i termini», conclude Ballero, facendo intendere che il ricorso al tribunale ordinario non sarebbe l'unica strada percorribile.

(Unioneonline)

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