L'anticiclone africano torna a consolidarsi sul Mediterraneo e sull'Italia, con una conseguente nuova ondata di calore sull’Italia. Il primo weekend di agosto si preannuncia dunque rovente, con picchi di caldo anche oltre i 40 gradi nell’Isola. E nessuna nube si intravvede all’orizzonte: secondo il meteorologo cagliaritano Alessandro Gallo si proseguirà nei prossimi giorni “con il senso di disagio provocato dall'afa, con una percentuale di umidità medioalta, un indice di calore che oscilla da forte affaticamento a possibile colpo di calore” e “senza nessuna variazione significativa prevista”.

Le piogge tanto attese non arrivano, neppure al Nord del Paese, dove diventa allarmante la situazione siccità con il Po che fa segnare l'ennesimo record negativo della portata tanto che dalla secca è tornato alla luce un vecchio ordigno bellico risalente alla Seconda guerra mondiale.

In Sardegna il discorso è diverso, perché le risorse idriche stoccate sono superiori a quelle necessarie. Il Comitato istituzionale (presieduto dal presidente della Regione, Christian Solinas) ha preso atto che ci sono negli invasi assai di più dei 731,5 milioni di metri cubi d'acqua (cioè 731,5 miliardi di litri, su per giù) di cui si prevede il consumo nell'intero 2022, per qualsiasi finalità.

Eppure il bollettino meteo fa molta paura.

L'afa soffocante e le temperature fino a quaranta gradi previste per i prossimi giorni hanno messo in allarme le campagne sarde: a rischio infatti ci sono i raccolti di frutta e verdura di stagione, senza dimenticare la vendemmia, iniziata da qualche giorno ma pronta a entrare nel vivo tra la fine di agosto e gli inizi di settembre. Tonnellate di prodotti ogni giorno stanno quindi cuocendo nei campi al sole, bruciati da un caldo che anche gli agricoltori più esperti non ricordavano da tempo.

“Questo caldo ci costringe ad anticipare i raccolti di frutta e verdura di almeno dieci giorni, ma contro temperature di 40 gradi c'è poco altro da fare. Possiamo solo cercare di programmare la raccolta con tempestività, tra mille difficoltà vista la carenza di personale, perché ogni giorno di ritardo può essere irreparabile” spiega Salvatore Lotta, direttore commerciale della Op agricola Campidanes. “Le prossime saranno settimane cruciali”, ribadisce Aldo Buiani, agronomo ed enologo della Coldiretti. “Sebbene le riserve idriche siano di gran lunga superiori alle annate passate, ma anche a quelle di altre regioni oltre Tirreno, non potremo non fare a meno di precipitazioni nella seconda metà di agosto”.

Tutti i dettagli su L’Unione Sarda oggi in edicola 

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata