La Sardegna torna in zona arancione a partire da lunedì 3 maggio. Dopo tre settimane in zona rossa c’è un allentamento delle regole, che restano comunque molto più stringenti rispetto a quelle da rispettare in zona gialla.

Gli spostamenti all’interno del comune sono liberi e diversi negozi sono aperti, le visite ad amici e parenti sono consentite. 

Di seguito le norme per la zona arancione stabilite dall’ultimo decreto di Mario Draghi, che sarà in vigore sino al 31 luglio.

SPOSTAMENTI E USCITE – Se in zona rossa non era permesso uscire di casa se non per motivi di necessità, lavoro o salute, in zona arancione si può circolare liberamente all’interno del territorio comunale. Le uscite insomma non vanno motivate, non c’è bisogno dell’autocertificazione.

E’ invece vietato uscire al di fuori del proprio comune, a meno dei soliti motivi (lavoro, salute, necessità) e a meno che non si viva in un paese con meno di 5mila abitanti:  in tal caso ci si potrà spostare in un raggio di 30 chilometri, ma non si potrà andare nei capoluoghi di provincia. Vietati anche gli spostamenti tra Regioni.

In spiaggia dunque si potrà andare solo se si trova nel proprio comune, o se è lontana meno di 30 chilometri e si vive in un paese con meno di 5mila abitanti. A meno che non si sia in possesso del “pass verde”.

LA CERTIFICAZIONE VERDE – La possibilità di muoversi, sia fuori Regione che all’interno della stessa, c’è sempre per chi presenta il “pass verde”: un tampone negativo fatto nelle ultime 48 ore, l’avvenuta guarigione dal Covid negli ultimi sei mesi o l’avvenuta vaccinazione contro SarsCov2.

VISITE – Consentito far visita a parenti e amici, sempre all’interno del proprio comune. Nelle case private si possono ospitare al massimo 4 persone non conviventi, cui si aggiungono i figli under 14 e le persone disabili o non autosufficienti.

Visite che, come tutto il resto, vanno fatte prima che scatti il coprifuoco, alle 22.

SCUOLA – Aperti asili, scuole dell’infanzia, elementari e medie in presenza. Alle superiori va garantita, secondo l’ultimo decreto di Draghi, la presenza almeno per il 70%, fino a un massimo del 100%.

SPORT – Corsa e attività motoria ovviamente consentite, correndo o in bici si potrà anche entrare in un altro comune, “purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il comune di partenza”, si legge nel decreto.

E’ possibile andare in un altro paese anche se, ad esempio, bisogna giocare a tennis e nel proprio comune non ci sono campi.

Vietati gli sport di contatto a livello amatoriale. Sempre chiuse piscine e palestre, che per ora non aprono neanche in zona gialla.

CINEMA, TEATRI, MUSEI – Resta tutto chiuso, bisogna tornare in zona gialla per riaprire i luoghi degli spettacoli e della cultura.

NEGOZI – Bar e ristoranti restano chiusi al pubblico, possono lavorare solo con asporto e domicilio. Riaprono invece i negozi, con limitazioni agli ingressi e obbligo di mascherina.

Riaprono anche parrucchieri ed estetisti.

SECONDE CASE – Consentito spostarsi nelle seconde case “su tutto il territorio nazionale, se si può dimostrare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile prima del 14 gennaio 2021”, recita il decreto. Il divieto contenuto nell’ordinanza di Solinas vale solo per i non residenti in Sardegna.

(Unioneonline/L)

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