Prove di normalità dopo settimane e settimane di lockdown a causa della pandemia di Covid-19.

Riaprono domani - come stabilito dall'ultimo Decreto (I DETTAGLI) del presidente del Consiglio Giuseppe Conte - alcune attività commerciali: le librerie, le cartolerie e i negozi di vestiti per neonati e bambini, che potranno tenere le serrande alzate al pari di supermercati, panifici, tabaccai e farmacie.

Non solo: sempre da Decreto potranno ricominciare anche le attività forestali, quelle legate all'industria del legno e anche la produzione di personal computer. Allo stesso modo potranno tornare al lavoro i dipendenti degli organismi internazionali presenti in Italia, come le Nazioni Unite.

Il tutto fermo restando provvedimenti più restrittivi che potranno essere imposti dai governatori delle singole regioni (come ha fatto ad esempio la Lombardia, dove cartolerie e librerie resteranno ancora chiuse).

SICUREZZA - Le attività che riaprono, però, dovranno seguire scrupolose misure, pena sanzioni, soprattutto per quel che riguarda la distanza di sicurezza, la sanificazione degli ambienti e l'uso di dispositivi di protezione individuali.

Rimangono invece invariate le disposizioni per quanto riguarda la vita sociale: la popolazione deve restare a casa, con facoltà di uscire solo per impegni inderogabili, di lavoro, salute e necessità.Vietati gli spostamenti da Comune a Comune, consentita l'attività fisica nei pressi di casa, ma in solitudine e con le protezioni di cui sopra.

LA SPESA - Per quanto riguarda la spesa nei market e gli acquisti nei negozi aperti, il Decreto fissa anche in questo caso norme precise: la necessità di usare guanti usa e getta per fare la spesa e la mascherina in tutte le fasi lavorative dove non si può mantenere la distanza. Prevista la sanificazione due volte al giorno. In più, nei piccoli negozi, entro i 40 metri quadri, l'entrata è uno per volta e con due operatori al massimo. Previsti anche ampliamenti delle fasce orarie per evitare afflussi troppo "concentrati" in determinate ore del giorno. Inoltre, alle casse devono essere disponibili igienizzanti per le mani, da usare anche prima di usare il pos per bancomat e carte di credito.

SCUOLE E BAR - Quanto alle scuole, gli istituti di ogni ordine e grado resteranno chiusi, così come bar, ristoranti, discoteche. Aperti, invece, i luoghi di culto ma non sarà possibile assistere a messe o funerali.

Il Decreto resterà in vigore fino al prossimo 3 maggio. Tre settimane di prove tecniche di ritorno alla vita normale - almeno a una parvenza - in attesa di buone notizie sul fronte dell'aspra e drammatica battaglia sanitaria al Coronavirus.

(Unioneonline/l.f.)

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