Villaggio pescatori, nasce il comitato "No rigassificatore"
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"La Regione ha chiesto al ministero dell'Ambiente di bloccare la procedura della Valutazione di impatto ambientale per il rigassificatore di Giorgino. L'ha fatto il 19 agosto scorso".
A riferirlo è stato questa mattina - suscitando sorpresa e incredulità - il deputato di Unidos, Mauro Pili, durante l'incontro programmato dal Villaggio pescatori per annunciare la nascita del Comitato di lotta e protesta contro il progetto e l'impianto industriale che la società IsGas realizzerà nell'area del Porto canale, a 150-200 duecento metri dalla borgata e neppure un chilometro e mezzo dalla città.
Pili nelle scorse settimane aveva presentato un'osservazione-opposizione (l'unica, di fatto, finita a Roma) contro il progetto, che ora vede schierati non solo gli abitanti del piccolo borgo e il Comitato di quartiere guidato da Carlo Floris, ma anche il neonato comitato "No rigassificatore" composto anche da numerose associazioni politiche.
Sempre stamani sono state presentate due iniziative parallele: la costituzione dell'organismo di lotta e la petizione per fermare la centrale di trasformazione del gnl in metano (spesa prevista 82 milioni) destinata - così è stato ricordato - al fabbisogno dell'area metropolitana di Cagliari.
Numerosi gli interventi durante l'assemblea. Tutti gli oratori, tecnici ma anche semplici cittadini, hanno ricordato i rischi di un simile impianto per l'ambiente e la salute, ma anche la contraddizione che vorrebbe un rigassificatore (impianto ad alto rischio secondo la direttiva Seveso) in una zona come quella di Santa Gilla assolutamente vincolata da precise e rigorose norme, in testa la convenzione Ramsar.