E adesso si fermano i lavori (anche) nel cantiere di via Roma. Dopo quelli della metro (ripartiti di slancio un mese fa dopo un problema con l’impresa) ora tocca a quelli più importanti, che da tre mesi rivoluzionano la viabilità e che si bloccano “a tempo indeterminato” dopo i ritrovamenti archeologici di alcune settimane fa. Il Comune deve approvare una variante al progetto per trovare una nuova collocazione alle vasche di raccolta delle acque piovane e la Soprintendenza dovrà poi approvarlo: solo in quel momento (quando?) ruspe e operai torneranno in cantiere. «Sono in corso interlocuzioni con la Soprintendenza per il riavvio, il più presto possibile, l cantiere con le modifiche che si sono rese necessarie», spiega l’assessore alla Viabilità Alessio Mereu. «Occorre modificare il progetto per preservare le strutture antiche», conferma la soprintendente Monica Stochino. 

Le modifiche

Ora la domanda è: per quanto tempo il cantiere rimarrà bloccato? E di quanto slitterà, quindi, la fine dei lavori? Originariamente, l’amministrazione aveva fissato la riapertura della nuova via Roma per l’autunno. A questo punto sarà inevitabile un allungamento dei tempi. Comune e Soprintendenza rassicurano che «si tratta di situazioni abbastanza normali, data l’area del cantiere» e si farà di tutto perché i lavori ricomincino e finiscano il prima possibile anche se «in questo momento non si può valutare un termine». Tocca all’amministrazione presentare una variante al progetto e indicare le nuove aree dove realizzare le vasche di accumulo delle acque e riprogettare, inevitabilmente, le condotte. Una volta che verrà definito il nuovo disegno, spetterà poi alla Soprintendenza dire si o no, concordare insieme la nuova ubicazione delle vasche. 

Mauro Madeddu

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