Dopo il "taglio" delle consegne dei vaccini da parte di Pfizer, la parola d'ordine per tutte le regioni è "priorità ai richiami". Questo al fine di non compromettere la campagna vaccinale. Ma per proseguire compatti a livello nazionale, è necessario anche che chi ha più scorte le ceda a chi ne ha meno in una sorta di "patto di solidarietà".

La Sardegna ha riservato una quota di fiale per i richiami destinati agli operatori sanitari ma si stanno verificando le quantità presenti nei congelatori. I conti, ha detto l'assessore alla Sanità Mario Nieddu, sono da fare "con estrema precisione".

Ieri i governatori hanno lanciato un duro attacco al premier Giuseppe Conte. "Abbiamo dovuto dimezzare il numero dei vaccini anti-Covid perché non abbiamo sufficienti dosi e personale medico per rispettare il piano vaccinale. Invece di cercare i voti dei Ciampolillo in Parlamento, Conte, se ancora è presidente del Consiglio, si assuma la responsabilità di risolvere il problema" è stato l'appello corale sottoscritto anche dal presidente della Sardegna, Christian Solinas, insieme ai colleghi di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Trentino Alto Adige e Calabria.

La prossima consegna di vaccini Pfizer è in programma per lunedì. Ma è incerto il numero delle fiale.

(Unioneonline)

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