La pioggia e il maltempo non hanno fermato la folla accorsa, non solo da Cagliari e dalla Sardegna, per celebrare Sant'Efisio.

Ombrelli alla mano e k-way, giovani e anziani, molti in abito tradizionale, hanno raggiunto la chiesetta di Stampace per rendere omaggio al Santo in occasione dello scioglimento del voto.

Un rito composto, ordinato, vissuto nelle emozioni tenute celate, "perché a parlare, oggi - ci racconta Lia, mamma di una stupenda bimba di tre mesi alla sua prima volta a Sant'Efisio - è il cuore". Per la prima volta alla cerimonia anche il piccolo Samuele, di otto mesi, con mamma Karol e papà Marco, residenti proprio a Stampace. "Noi siamo molto devoti - ci spiega Karol - e adesso saremo letteralmente in ansia finché la statua non farà ritorno dopo il lungo pellegrinaggio".

Il passaggio del cocchio a Stampace
Il passaggio del cocchio a Stampace
Il passaggio del cocchio a Stampace

Il piccolo quartiere cagliaritano si è svegliato presto per rendere omaggio al grande protagonista.

"Alle cinque - ci spiega Efisio, che abita proprio di fronte alla chiesetta al centro della cerimonia - le campane hanno suonato a distesa, in un tripudio di gioia che mai in tanti anni avevo sentito".

Efisio Cabras, che come ogni anno ha aperto le porte della sua casa a Stampace
Efisio Cabras, che come ogni anno ha aperto le porte della sua casa a Stampace
Efisio Cabras, che come ogni anno ha aperto le porte della sua casa a Stampace

Il brutto tempo, dunque, non ha spento l'entusiasmo di una tradizione che "si arricchisce di anno in anno - ci racconta Franco, 77 edizioni di Sant'Efisio alle spalle insieme a un passato da cantore al Conservatorio di Cagliari - pur conservando la semplicità e la profonda fede di sempre. Ci sono stati anni in cui la manifestazione era un fiorire di eventi collaterali legati più al folklore che al rito in sé, ma si è poi deciso di tornare alle origini. Una scelta coraggiosa e che ha premiato".

Fra le persone in visita a Stampace anche una coppia di giovani sposi. " Siamo venuti dall'Oristanese a prendere una benedizione per il nostro piccolo Pietro - ci raccontano Simona e Mattia, pur pregandoci di non comparire in foto - che nascerà fra poco più di due mesi".

Dopo l'arrivo a Stampace dell'Alter Nos - un emozionatissimo Lino Bristrussu che già dieci anni fa aveva ricoperto questo incarico - la messa e quindi l'uscita del Santo fra il suono delle launeddas, uno scroscio di applausi, un arcobaleno di ombrelli colorati. E nell'aria profumo di rosa e di menta, accentuato dalla pioggia caduta nella mattinata e che al suonare delle campane della chiesetta di Stampace ha lasciato il posto ad un tiepido e caldo sole. Per la gioia e i sorrisi di grandi e piccini.

Virginia Lodi

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