Anche stavolta aspettano pullman da tutta l'Isola: l'appuntamento è per sabato 12 al poligono di Capo Frasca, quando 42 tra gruppi, comitati e associazioni antimilitariste e ambientaliste si ritroveranno per partecipare a una grande manifestazione per rivendicare il "blocco delle esercitazioni che stanno martoriando la Sardegna e la chiusura delle basi militari", spiega Pierluigi Caria, rappresentante della piattaforma che organizza la manifestazione.

Cinque anni dopo la grande mobilitazione, con oltre diecimila sardi che hanno protestato a Capo Frasca (l'ultima protesta contro le basi militari è stata nel 2016), "sarà una manifestazione larga e aperta che vuole rappresentare tutto il popolo sardo. Ci sono tante anime dietro la realizzazione di questo evento, diverse sensibilità politiche che hanno deciso di mettersi insieme per lottare contro un sopruso che la Sardegna subisce da troppo tempo".

Obiettivo degli organizzatori: non solo lo stop delle esercitazioni, appena ricominciate il primo ottobre dopo la sospensione durante l'estate, ma anche la quantificazione dei danni subiti, per l'ambiente e la salute, e l'entità delle bonifiche da effettuare.

"Lottiamo contro la guerra", dicono gli organizzatori, "lottiamo per liberare la Sardegna dall'occupazione dell'esercito italiano, lottiamo perché ci siano verità e giustizia".
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