Per attraversare il centro a piedi, ci vuole tempo. E coraggio.

Perché via Manno a Cagliari alle 9.30 è già una muraglia umana di turisti quasi impenetrabile: bisogna fermarsi per non essere travolti da una comitiva di spagnoli compatta come una testuggine o correre per anticipare una nuova ondata di turisti francesi e polacchi.

Il clima è estivo, la folla è ovunque per tutta la giornata: in Castello, a Stampace, in Marina, al Poetto. In fila anche per accedere al museo Archeologico (ieri gratis), ristoranti sold out nel centro storico e sul lungomare dove per trovare un posto per pranzo occorre «ripassare per cena», dicono.

Ecco l'altro 25 aprile di Cagliari: una città invasa dai turisti.

Ci sono quelli arrivati in città nel weekend, per il ponte: «Cagliari è una città bellissima, i palazzi "old style" così come sono perfettamente conservati sono una rarità. Poi il mare, il gelato, questi spaghetti con mussels», cozze ma in realtà sono arselle. «È tutto meraviglioso», dice Prudence, di Lille. «Il clima, il cibo, i monumenti: voto 10», aggiungono Martin, Sylvia, Aria e Amyn, di Cracovia, mentre tentano di salire sulla Torre dell'Elefante. «Come mai è chiusa?», domandano. 

Mauro Madeddu

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