Impianti di videosorveglianza con telecamere efficienti puntate sulle via d’accesso (non sulla pubblica via) con l’obbligo di mantenere le registrazioni per tutto il tempo concesso dal garante della privacy. Rispetto degli orari di somministrazione degli alcolici. L’adozione del “codice di condotta” dell’avventore, che deve essere affisso e ben visibile. E ancora: minorenni “marchiati” con inchiostro lavabile, su una parte ben visibile del corpo, per evitare che il ragazzino si rivolga altrove per poter ottenere alcol o acceder a giochi d’azzardo.

Inoltre: segnalazione tempestiva alle forze dell’ordine  di «situazioni di illegalità o di pericolo per l’ordine pubblico o la sicurezza». I locali dovranno anche «individuare un referente della sicurezza», con nominativo depositato in Questura, che diventerà  punto di riferimento delle forze dell’ordine in caso di problemi.  

Sono questi i punti più qualificanti del protocollo d’intesa approvato dalla giunta comunale di Massimo Zedda, in accordo con la Prefettura, per cercare di mettere ordine nelle serate cagliaritane, spesso caratterizzate da episodi di violenza e illegalità. L’atto al momento è una bozza, ma l’esecutivo l’ha deliberato e sarà sottoposto alle associazioni di categoria. 

L’adesione spetta a ciascun imprenditore, titolare di locali o di discoteche. L’accordo prevede anche dei meccanismi di premialità per chi lo sottoscrive: il Questore terrà conto del suo impegno in caso di applicazione di sanzioni previste dal testo unico di pubblica sicurezza.

L’adesione al protocollo,  e la sua applicazione, in caso di problemi contribuiranno ad alleggerire l’eventuale “pena” in caso di disordini legato all’attività. 

Un intero capitolo è dedicato alle discoteche: dovranno dotarsi di almeno due “vigilantes”. Superate le cento persone di capienza, ce ne dovrà essere uno in più ogni cento clienti, fino a una massimo di 500. Fino a mille bisognerà aggiungere un’altra guardia ogni 250 persone all’interno. I “buttafuori” dovranno avere dei cartellini di riconoscimento e almeno uno di loro dovrà partecipare a corsi di formazione di primo soccorso sanitario. 

Non solo: nelle “sale danzanti” le telecamere dovranno monitorare anche i parcheggi  e le aree dei fumatori e le zone bar.

All’uscita dovranno esserci sistemi di rilevamento del tasso alcolico, gratuiti. Mentre all’ingresso potranno essere installati metal detector per «evitare l’introduzione di armi, oggetti atti ad offendere o spray urticante».  

Gli enti aderenti al protocollo d’intesa s’impegnano a collaborare per l’attuazione dei principi enunciati e a vedersi almeno semestralmente per un confronto sugli eventuali risultati raggiunti.

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