E' arrivata l'attesa ordinanza di Christian Solinas con una stretta per gli ingressi nell'Isola dei proprietari di seconde case.

"L'ingresso in Sardegna con la finalità di recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale da parte di persone non residenti - si legge - è consentito solo in presenza di comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e/o di indifferibilità documentata ovvero per motivi di salute".

Una formula identica a quella utilizzata nei vari Dpcm che si sono succeduti, non fosse per una voce in più - "indifferibilità documentata" - tutta da interpretare.

Resta comunque l'obbligo di registrarsi all'app "Sardegna Sicura" o al sito della Regione, altrimenti, si legge nel provvedimento, "vettori e armatori vietano l'imbarco". Come previsto dall'ultima ordinanza inoltre - se non in possesso di certificato di vaccinazione avvenuta o test negativo effettuato nelle ultime 24 ore - bisogna sottoporsi a tampone allo sbarco o entro le 48 ore successive.

L'ordinanza mette in campo anche il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, che supporterà il personale sanitario di Ats nelle attività di monitoraggio e di controllo delle certificazioni allo sbarco.

Tocca invece ai sindaci, con l'aiuto delle Compagnie barracellari, vigilare sul rispetto della permanenza domiciliare dei positivi o di chi non si è sottoposto a test allo sbarco.

L'ordinanza è valida a partire dal 18 marzo fino al 6 aprile 2021.

Il provvedimento arriva dopo le preoccupazioni che erano state espresse da più fronti: sono oltre 223mila le seconde case in Sardegna e, con l'ok del governo agli spostamenti verso le seconde case anche da zona rossa a zona bianca, si temeva un assalto da zone ad elevata incidenza di contagio nel periodo di Pasqua.

(Unioneonline/L)
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