Cagliari, protesta degli studenti di Lingue contro il trasferimento a metà: «Trattati come pedine»
Esplode la rabbia nel dipartimento: «Nessuna aula ricostruita, nessuna garanzia. Così si spezza la nostra comunità»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Siamo stanchi di essere trattati come pedine». È un grido di frustrazione e di rabbia quello che arriva dagli studenti e dalle studentesse del corso di laurea in Lingue dell’Università di Cagliari. Dopo mesi di attesa e incertezze, è arrivata la conferma: dal prossimo anno accademico, la magistrale si trasferirà nella sede di via Trentino, mentre i corsi triennali resteranno al Campus Aresu. Una decisione che ha acceso la miccia della protesta.
In un comunicato congiunto, gli studenti si dichiarano contrari non tanto al trasferimento in sé, quanto al modo in cui viene gestito: parziale, non condiviso, e soprattutto in assenza di reali garanzie logistiche e strutturali.
«Non ci fidiamo più delle rassicurazioni. La nostra sicurezza non è stata garantita una volta, e non vogliamo che accada di nuovo», scrivono, ricordando il crollo del 18 ottobre 2022 nella sede di via Trentino, che costrinse l’intero corso di laurea a spostarsi d’urgenza nell’ex Clinica Aresu.
Dietro l’opposizione c’è il timore concreto che la divisione delle sedi comprometta la qualità dell’esperienza accademica. «Così si spezza un legame costruito negli anni», denunciano. «Le aule più grandi, quelle crollate, non sono state ancora ricostruite. Il trasferimento forzato non garantisce spazi adeguati né per gli studenti né per i docenti, molti dei quali insegnano in entrambi i cicli. Il rischio è il caos organizzativo».
Già a marzo 2025, durante un incontro in Rettorato, gli studenti avevano espresso la loro contrarietà al trasferimento “a metà”, supportati da una raccolta firme con 171 adesioni. «Ma non è stata presa in considerazione», accusano. Un’altra preoccupazione riguarda le iscrizioni alla magistrale, che potrebbero calare drasticamente.
«Chi è ancora iscritto alla triennale ma segue già corsi magistrali – spiegano – si troverebbe costretto a spostarsi ogni giorno tra due sedi diverse, con il rischio di non riuscire a frequentare regolarmente».
A pesare anche l’aspetto rappresentativo: «Dal prossimo ottobre, tutti i rappresentanti degli studenti frequenteranno la magistrale, lasciando così il Campus Aresu privo di rappresentanza diretta».
Dall’ateneo la replica non si è fatta attendere. «A partire dal prossimo anno accademico, i corsi magistrali in Lingue si svolgeranno nella sede di via Trentino, recentemente ristrutturata e predisposta per ospitare le attività didattiche e laboratoriali. I corsi triennali resteranno temporaneamente nell’attuale sede dell’ex Clinica Aresu».
L’Università precisa inoltre che il trasferimento è stato condiviso e comunicato ai rappresentanti degli studenti nel corso di più incontri, durante i quali è stato presentato il piano degli interventi edilizi e le relative tempistiche.