L’incontro era tecnico. La sostanza, invece, era il futuro di grandi opere per Cagliari. Stadio, nuovo ospedale, case dello studente: tutto (in teoria) da realizzare in città. Di questo hanno parlato i dirigenti di Comune e Regione che si sono incontrati questa mattina per discutere i dettagli dell’accordo di programma, previsto da una legge regionale per l’erogazione del finanziamento (regionale) da 50 milioni destinato alla nuova casa del Cagliari calcio. 

Dalla riunione non è emersa una bozza di documento, tutto è stato rimandato alla prossima settimana. Ma da palazzo Bacaredda è arrivata la richiesta di stralciare lo stadio dalla partita, visto che il 3 luglio si terrà  la prima conferenza di servizi sul progetto definitivo.  Dall’altra parte è arrivato un no: c’è una legge e tanto basta a legare il destino dell’impianto a quello dell’ospedale che la Regione vuole realizzare nel capoluogo.  

Dove? Ancora non si sa. Ares, che ha ricevuto l’incarico dalla Giunta regionale, ha appena nominato il responsabile del procedimento che deve portare avanti lo studio di fattibilità. 

Ma il presidente della Regione, Christian Solinas, ha già fatto sapere che lui gradisce l’area di Sant’Elia. Dove il sindaco Paolo Truzzu (e il Cagliari) pianificano di realizzare lo stadio.  Le parti sono ancora distanti. E non poco. 

Enrico Fresu 

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