Ieri sera gli investigatori della Squadra mobile di Cagliari sono tornati nell’abitazione al piano terra di via Barracca Manna 116, teatro della sparatoria di lunedì pomeriggio: si cercano ulteriori elementi per risalire ai due uomini che hanno ferito Matteo Congiu, 40 anni, trovato sul pavimento dell’abitazione. Prima è stato picchiato, poi colpito a una gamba con un proiettile: è ancora ricoverato al Brotzu con una prognosi di quaranta giorni. 

Gli agenti, coordinati dal dirigente Fabrizio Mustaro e dal vice Davide Carboni, stanno interrogando diverse persone. Oltre ad avere sentito Congiu (che ha detto di ricordare praticamente nulla), è stata rintracciata anche l’affittuaria della casa, una donna dell’est Europa da parecchio tempo in città. E poi sono state rintracciate altre persone viste, nei giorni precedenti, dalle parti dell’appartamento: i vicini hanno più volte segnalato movimenti sospetti in quell’abitazione.

Gli investigatori, nelle indagini coordinate dal pm Alessandro Pili, cercano conferme sul movente della sparatoria. Molto probabilmente un regolamento di conti legato al mondo della droga. Ma non si esclude anche lo sgarro collegato a un giro di prostituzione. I due uomini, nella fuga, hanno perso un discreto quantitativo di soldi.

Gli inquirenti sono convinti che gli spari servissero solo a spaventare o punire Congiu, non a ucciderlo. Anche se un proiettile ha sfiorato l’arteria femorale: questione di centimetri, forse millimetri, è ci si sarebbe trovati davanti a un omicidio. 

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