Sono decine i sardi finiti nella rete della presunta truffa milionaria su fondi Ue inesistenti che secondo la Procura di Ravenna era stata organizzata da Luca Silvestrone.

Il presidente di Confederimprese, 52 anni, nel 2014 si era presentato in Sardegna, sostenendo di rappresentare un fantomatico fondo americano pronto a comprare il Cagliari Calcio e a costruire lo stadio. Non se ne fece niente, perché dietro di lui niente (e nessuno) c’era. Ma il sedicente uomo d’affari, stando alla ricostruzione della Guardia di Finanza della compagnia di Faenza, che lo ha arrestato qualche giorno fa con altri tre, non ha mai davvero abbandonato il suo business (illecito) nell’Isola. 

Sono circa 40, tra imprese e privati, le presunte vittime che si erano rivolte all’avvocato Carlo Monaldi. Tutte raggirate con lo schema usato con almeno 500 potenziali “clienti” in 13 regioni d’Italia, secondo gli inquirenti: Silvestrone e i presunti complici proponevano l’accesso a finanziamenti europei, metà concessi a fondo perduto,  a chi aveva bisogno di denaro. Per istruire la pratica chiedevano circa 3000 euro: soldi che, attraverso un giro di fatture false, per l’accusa finivano nelle tasche di Silvestrone. Ma poi nessuno vedeva un centesimo. Perché quelle linee di sostegno Ue non esistevano e la documentazione era falsa. 

Il sistema messo in piedi per ordire la truffa si appoggiava anche a una società con sede a Cagliari, che di recente si è ampliata facendo affidamento sui presunti buoni consigli dell’imprenditore ravennate. Il titolare sostiene di  essere anche lui vittima di raggiro. D’altronde, questa è la stessa risposta data da Silvestrone al Gip che lo ha interrogato dopo il trasferimento in carcere: lui non poteva sapere in ogni momento cosa facessero i suoi collaboratori.  Un rimpallo di responsabilità, con le presunte vittime in attesa di giustizia. 

La dettaglia segnalazione dell’avvocato Monaldi, inviata da tempo,  è diventata materiale su cui lavorare prima per la Procura di Cagliari e poi per quella di Ravenna. I clienti del legale lamentano di essere stati truffati per circa 100 mila euro. Ma il giro di denaro sardo sparito nel vortice della presunta truffa potrebbe essere molto superiore. 

(Unioneonline/E.Fr.)

© Riproduzione riservata