"Anche io "sporco" illegalmente i muri con le mie tag. Ma né io né gli altri del mio gruppo l'avremmo mai fatto nei nuovi arredi del Poetto". Conan ("niente nome") è un architetto.

Ma, per i writer cagliaritani, è soprattutto un modello da seguire: da quasi 18 anni usa le bombolette spray per lasciare la sua etichetta (tag, appunto secondo il linguaggio della street art) nei muri cittadini. "Ma trovo sbagliato danneggiare i nuovi arredi urbani e il centro storico".

Nessuna giustificazione per Pole, il giovane che ha sfregiato le panchine del Poetto. "Certo, non è giusto criminalizzarlo: ha fatto una sciocchezza, soprattutto perché non ha pensato alle conseguenze. Conoscendo Cagliari e i cagliaritani era logico che si sarebbe scatenato un putiferio".
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