Sardegna, scontro sul tema scuole:pro e contro la chiusura
Piovono critiche alla Regione da Nuoro, mentre a Orani e Oliena è lockdownPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Si riaccende la polemica dopo la proposta dell'assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, di chiudere tutte le scuole, di ogni ordine e grado, per 15 giorni in modo da imporre una brusca frenata alla diffusione del coronavirus. C'è infatti chi, come la presidente dei dirigenti scolastici della Sardegna, bolla come "assurdità" tale possibilità.
A conferma che si tratti di un tema caldo, nella giornata di ieri sui social si sono affollate le fake news con tanto di post proveniente da un falso profilo del presidente della Regione in cui si annunciava l'ordinanza per lo stop alle lezioni in presenza.
Di "decisione difficile" ha parlato anche Stefano Del Giacco, immunologo e allergologo al Policlinico Aou Cagliari, professore di Medicina Interna nel dipartimento di Scienze mediche e sanità pubblica dell'università di Cagliari, secondo il quale il punto centrale è un altro, ossia: "Se tutti rispettano le regole, il rischio di contagio è basso". Insomma non è tanto una questione di ambiente ma di comportamento delle persone.
Piovono critiche alla Regione, poi, dal sindaco di Nuoro. Andrea Soddu ha preso posizione ricordando che "non va tutto bene" e facendo riferimento alla situazione di criticità che si registra nel capoluogo barbaricino dove, ha scritto in una nota, "pazienti e operatori che li trasferiscono sulle ambulanze del 118 e delle associazioni di volontariato sono costretti ad attese interminabili fuori dal San Francesco", e infatti ieri c'è stata una sorta di protesta con le ambulanze che hanno acceso sirene e lampeggianti sul piazzale (QUI IL VIDEO).
Sempre nel Nuorese, i sindaci di Orani e Oliena hanno emanato ordinanze per dare il via a un lockdown con la chiusura di diverse attività, concedendo l'apertura a quelle essenziali come negozi di alimentari, edicole, tabaccherie, farmacie, ferramenta, mangimi e distributori di carburante. Mentre inizialmente erano state vietate le celebrazioni religiose, si è infine deciso di consentirle.
Secondo il bollettino diramato ieri dall'Unità di crisi della Regione, nelle ultime 24 ore i nuovi casi coronavirus sono stati 396 e cinque le vittime.
(Unioneonline)
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