La Sardegna si prepara al rientro a scuola. In molti istituti si inizierà un po' prima del 16 settembre, giorno indicato dal ministero, e i ragazzi torneranno tra i banchi a partire dal 12.

Vecchi e nuovi problemi per la scuola isolana. Meno iscritti per via del calo delle nascite, molti precari e tante supplenze perché concorso e graduatorie, soprattutto in Lettere e Matematica, non sono riusciti a coprire tutte le cattedre.

Il vero dramma, denuncia il segretario regionale Flc-Cgil Manuel Usai, riguarda i disabili. Mancano gli insegnanti specializzati, e tutti per assicurare il sostegno a tutti bisogna pescare da altre classi di concorso, mandando in classe insegnanti non specializzati ed esordienti nel settore.

A fronte dei 6mila docenti specializzati necessari, solo mille sono in servizio e possiedono i requisiti necessari. Si ricorrerà dunque a supplenti non specializzati.

Quanto al calo degli iscritti, per la prima volta quest'anno si dovrebbe scendere sotto i 200mila studenti: un calo dell'1,5% con 1.500 studenti in meno rispetto all'anno scorso. Alle superiori, tra abbandoni e bocciature, i ragazzi attendono col fiato sospeso i possibili accorpamenti, necessari per raggiungere un numero sufficiente di alunni.

La scuola sarda quest'anno si dovrà arrangiare con circa 800 supplenti, soprattutto in scuole medie e superiori.

(Unioneonline/L)
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