Gli indicatori e i dati sull’epidemia di Covid in Sardegna sono in miglioramento, ma il ministero della Salute potrebbe comunque confermare la zona arancione per un’altra settimana, in quanto le ordinanze sulle restrizioni “a colori” valgono solitamente per 14 giorni e non sarebbero previste deroghe. 

La Regione, però, ribadisce al Governo la richiesta di passare alla zona gialla già da lunedì. Le motivazioni sono contenute in una relazione che l'assessorato regionale della Sanità ha inviato questa mattina al Ministero e che fotografa il progressivo miglioramento del quadro epidemiologico nell'Isola.

"La permanenza della Sardegna in zona arancione risulterebbe paradossale alla luce dei dati registrati nelle ultime settimane. Tutti principali indicatori descrivono una situazione in miglioramento, con un quadro generale compatibile con una fascia di rischio più bassa di quella attuale. Abbiamo già sollevato forti dubbi sull'attuale sistema di classificazione. Le misure restrittive sono indispensabili quando rispondono a precise necessità di contenimento del virus, diversamente il pericolo è quello di vedere applicate limitazioni solo in virtù degli automatismi previsti dalle disposizioni normative", spiega il Presidente della Regione Christian Solinas.

“Uno scenario di rischio basso, di tipo 1, emerge nello stesso report provvisorio inviato dall'Istituto Superiore di Sanità alle Regioni e in attesa di validazione da parte della Cabina di regia” si legge in una nota ufficiale di Villa Devoto. “Se i dati fossero confermati, il monitoraggio della settimana di riferimento dal 26 aprile al 2 maggio indicherebbe per la Sardegna un indice di contagio RT di 0,74, in ulteriore discesa rispetto allo 0,81 registrato nella settimana precedente. Positivi anche i dati sulla pressione negli ospedali, dove il tasso di occupazione si attesta al 22% sia per le degenze in area medica, sia nelle le terapie intensive, indici al di sotto delle soglie d'allerta previste”.

"Alla luce di questi dati - aggiunge l'assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu - riteniamo che la Sardegna presenti i requisiti per la classificazione in un livello di rischio inferiore rispetto a quello attuale. Una decisione in questo senso ristabilirebbe l'appropriatezza delle misure rispetto all'attuale situazione epidemiologica. Il quadro generale è in costante divenire e le vaccinazioni proseguono in maniera massiva. Non intendiamo abbassare la guardia, ma tante attività attendono di poter ripartire e allo stato attuale sarebbero in grado di farlo in sicurezza. Oggi la permanenza in zona arancione non sarebbe in alcun modo giustificata o giustificabile".

(Unioneonline/l.f.)

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