Rilancio di Sant'Elia, Todde: «Qui non solo per le elezioni, il quartiere non sarà più periferia»
La presidente della Regione alla presentazione del progetto: «Il nostro impegno sarà costante e trasparente, fra pochi mesi verificheremo i progressi»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Spesso si parla di riqualificazione durante la campagna elettorale. Ma, quando arriva il momento di agire, l’impegno concreto viene a mancare. Oggi, però, la situazione è diversa. Abbiamo una vera opportunità per trasformare il quartiere, non con promesse vuote, ma con un percorso che risponda alle necessità reali di chi ci vive». È il messaggio che manda Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna, dalla presentazione del progetto di riqualificazione di Sant'Elia. Un piano, per rilanciare il quartiere di Cagliari, illustrato al Lazzaretto assieme al sindaco Massimo Zedda, all'assessore regionale dei Lavori pubblici Antonio Piu e all'assessora comunale alla Salute Anna Puddu.
«Oggi a Sant’Elia mi sono veramente emozionata, sono stata accolta da tanto calore umano», le parole di Todde. «Ho incontrato persone che hanno compreso una cosa fondamentale: i progetti non sono solo annunci, ma vanno finanziati e realizzati, con l’obiettivo di rispondere ai bisogni reali di chi vive ogni giorno il territorio». La governatrice ha ribadito «un concetto fondamentale, la riqualificazione di Sant’Elia non è solo un intervento strutturale, ma un progetto di crescita, di opportunità e di dignità per l’intera comunità».
«La riqualificazione includerà tutti gli aspetti necessari: case, infrastrutture, trasporti e servizi», prosegue Todde. «Ogni componente funzionerà insieme, evitando soluzioni parziali che rischiano di non essere efficaci. È un lavoro di squadra che coinvolge tutte le istituzioni e la comunità, per creare un ambiente che migliori veramente la qualità della vita di chi abita qui».
La presidente della Regione non ha voluto affrontare il discorso legato alla decadenza, con l'udienza spostata al 22 maggio. Todde ha invece preferito sottolineare il ruolo futuro di Sant'Elia: «Non deve più essere visto come un quartiere periferico, ma come parte integrante e vitale di Cagliari, con gli stessi diritti e le stesse opportunità degli altri quartieri. Il nostro impegno sarà costante e trasparente, e ci vedremo tra qualche mese per verificare i progressi e confrontarci sui passi successivi».
(Unioneonline)