Ci sono quelli che utilizzavano il mastello condominiale e che adesso sono lì, in fila, a chiedere al Comune di Cagliari di poter ritirare quello singolo. E poi gli altri che sono arrivati con le ultime cartelle della Tari in mano e un sacco di interrogativi per la testa.

"Avremo le strade ricoperte di mastelli e di spazzatura e chissà quanto davvero avremo risparmiato alla fine dell'anno prossimo", dicono. A metà mattina nel cortile del centro di informazioni in viale Ciusa 133 del Comune ci sono almeno trenta persone in fila. Tutti in attesa di un nuovo mastello e di una spiegazione sul nuovo sistema di raccolta dei rifiuti indifferenziati che partirà dopodomani.

"Abbiamo ricevuto la lettera del Comune che avverte del nuovo sistema di raccolta solo ieri mattina, non eravamo pronti", dicono alcuni mentre aspettano il proprio turno. "Il Comune ci obbliga a portare in strada il mastello del secco solo una volta ogni due settimane, in questo modo saremo costretti a conservare in casa i rifiuti per due settimane", dicono altri. E ancora: "A Villanova, a Sant'Elia, a Is Mirrionis, come a San Benedetto dove ci sono palazzi con tanti condomini, avremo strade invase dai mastelli il giorno della raccolta. Senza considerare che i mezzi della ditta impiegheranno molto più tempo per svuotare tutti i bidoni e questo avrà come effetto quello di paralizzare il traffico delle auto in alcune strade", sottolineano altri.

LA NOVITA' - Dal primo gennaio decolla la tariffazione puntuale, il sistema introdotto dal Comune di Cagliari (il primo in Sardegna) che premia con uno sconto in tariffa chi produce meno secco e fa pagare di più a chi invece fa peggio la raccolta differenziata e produce più secco. Nelle intenzioni dell'amministrazione, chi esporrà in strada il mastello grigio fino a 26 volte all'anno, una volta ogni due settimane, beneficerà di uno sconto. Chi vorrà potrà però continuare a esporre il mastello tutte le settimane, 52 volte all'anno, come accade da oltre due anni, e pagherà la tariffa Tari che paga in questo momento (cioè senza sconti). Non solo.

Spariscono i mastelli condominiali, quindi anche chi li ha utilizzati finora, dal primo gennaio, per la raccolta dell'indifferenziato dovrà utilizzare il mastello singolo grigio ricevuto in precedenza. In questo modo, grazie al microchip inserito nei mastelli, un sistema di rilevazione automatico determinerà quante volte all'anno il mastello verrà esposto in strada. E dal momento che vale il principio del vuoto per pieno, è evidente che è meglio esporre il mastello del secco solo quando è pieno, "ma sempre con il coperchio chiuso perché i mastelli non chiusi, così come i sacchi depositati all'esterno, non verranno svuotati né raccolti", spiega l'amministrazione.

PREOCCUPAZIONI E ALTRI CASI - Su questo punto nascono le altre preoccupazioni dei cagliaritani. Le sintetizza bene un signore in fila in vile Ciusa: "Che cosa succede se aprono il mio mastello e gettano altri rifiuti?", domanda un signore. "Almeno per i condomini sarebbe stato meglio utilizzare il sistema della pesatura dei mastelli, questo avrebbe consentito una raccolta più rapida, con meno mastelli da svuotare, e più precisa", aggiunge un altro. In realtà, in Italia, dove la tariffazione puntuale è già una realtà, come Trento (prima città in Italia ad averla introdotta, nel 2013), Parma, Ferrara, Rho, Brescia, solo per citarne alcune, da nessuna parte si utilizza il sistema della pesatura.

Con varie differenze, dettate dalle necessità di ogni Comune, tutti utilizzano il sistema del numero delle esposizioni: c'è chi come Parma che prevede un sistema a scaglioni che va da 24 esposizioni all'anno (che danno diritto allo sconto) fino a 52 (che invece comportano un aumento della tariffa), oppure chi come il Comune di Treviso che invece ha previsto solo 9 esposizioni all'anno perché ha dotato i cittadini di mastelli che sono tre volte più grandi di quelli distribuiti a Cagliari.
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