Per migliaia di studenti universitari sardi è la notizia attesa da tempo: molti di loro da quest'anno saranno esentati dal pagamento delle tasse universitarie, mentre altri beneficeranno di un considerevole sconto.

Il Governo ha approvato la "no tax area" sulle tasse universitarie riservando nella legge di Stabilità 55 milioni per il 2017 e 110 per il 2018 per coprire le minori entrate degli atenei.

I BENEFICIARI - Tutti i nuovi immatricolati - ma sono compresi anche gli studenti già iscritti - che hanno un Isee inferiore ai 13.000 euro non dovranno pagare le tasse, mentre chi supera questa soglia ma non arriva a 30.000 euro pagherà al massimo 1.100 euro.

Complessivamente, tra no tax area e fascia calmierata, in Sardegna saranno coinvolti 7.657 studenti: 5.257 nell'ateneo di Cagliari (che diventano quasi 10.000 se si considerano gli esoneri già previsti), e 2400 nell'ateneo sassarese.

I REGOLAMENTI - Gli atenei nei mesi scorsi hanno approvato i regolamenti sulla contribuzione studentesca che in molte occasioni migliorano anche le condizioni previste dal Governo.

È il caso proprio delle università di Cagliari e Sassari, dove mediamente si pagano tasse tra le più basse d'Italia: l'ateneo cagliaritano, per esempio, ha approvato un regolamento che prevede un una tassazione inferiore per chi ha un Isee inferiore ai 20.000 euro, mentre chi ha un indicatore di situazione economica compresa tra 20 e 30.000 euro gode già di un contributo che è più basso di quello agevolato previsto dalla legge di Stabilità.

Seguendo questa politica, negli ultimi anni l'università di Cagliari ha introdotto ulteriori misure per abbattere o scontare le tasse a diverse categorie di studenti: per esempio, oggi, sono ricompresi tra gli esonerati totali anche coloro che hanno conseguito la maturità con voto 100, mentre in passato occorreva anche la lode. "L'introduzione di una no tax area e di un contributo agevolato per l'iscrizione all'università è un'ottima iniziativa", spiega il rettore di Cagliari, Maria Del Zompo. "Si tratta di una decisione importante che va verso l'attuazione del diritto allo studio e verso un sostegno reale al sistema universitario nazionale pubblico aperto a tutti. Adesso molti ragazzi sardi saranno incentivati a proseguire gli studi in un ateneo come il nostro, che si sta rinnovando con l'attivazione di corsi di laurea più moderni e l'offerta di maggiori servizi e opportunità".

A SASSARI - "Lo Stato con questo provvedimento intende garantire il diritto allo studio anche ai meno abbienti, idea che ovviamente condividiamo", sottolinea il rettore di Sassari Massimo Carpinelli, "tuttavia una parte considerevole del costo di questa misura viene posto a carico del bilancio degli atenei, ai quali è lasciata la libertà di aumentare le tasse agli altri studenti per compensare il mancato introito. Questa non è la scelta dell'università di Sassari che continua nella sua politica di contenimento delle tasse" .

I REQUISITI - Per accedere alla no tax area occorre rispettare alcuni requisiti, anche di merito. L'esenzione totale delle tasse universitarie (resta quella per il diritto allo studio) riguarderà coloro che in passato pagavano in media tasse tra i 100 e i 500 euro. I nuovi immatricolati dovranno dimostrare di avere un Isee fino a 13mila euro. Coloro che sono già iscritti, invece, avranno diritto all'esenzione solo se hanno acquisito un certo numero di crediti (almeno 10 per il primo anno e 25 dal secondo in poi) e non siano fuori corso (o al massimo di un solo anno).

Per chi ha un Isee superiore a 13.000 euro ma inferiore ai 30.000, l'importo massimo da pagare è pari al 7% della quota di Isee eccedente i 13mila euro.

L'importo sale per i fuori corso da più di un anno, e può arrivare fino al 50%.

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