«Le sedi politiche sono luoghi destinati al confronto civile e alla partecipazione della comunità al dibattito, è inaccettabile che subiscano simili atti violenti e vigliacchi. Qualsiasi sia la matrice dell'azione vandalica, la mia solidarietà giunga a dirigenti e militanti del Pd».

Così Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, ha commentato l'incursione vandalica che ha danneggiato la sede del Partito democratico in via Emilia a Cagliari.

Queste invece le dichiarazioni del deputato dem Silvio Lai: «Aver assaltato e danneggiato, a Cagliari, la sede del Pd e della Fondazione Berlinguer è un atto ignobile. Quando si colpiscono i luoghi di incontro e di partecipazione si vuole sferrare un colpo alla vita democratica delle nostre comunità ed è per questo che la reazione deve essere ferma così come tempestive devono essere le indagini per assicurare alla giustizia gli esecutori delle azioni vandaliche. La mia solidarietà va a quanti, fino ad ora, hanno tenuto aperte quelle sedi facendole vivere nel segno della libertà e della democrazia. Per questo tutti insieme riapriremo quelle stanze e non arretreremo di un centimetro di fronte ad un episodio così abietto».

Video di Stefano Fioretti

«Un campanello d’allarme da non sottovalutare», dichiara invece il sindaco di Cagliari Massimo Zedda. «Si tratta di un episodio in una città tranquilla come Cagliari, ma che si è verificato in un importante e partecipato luogo di cultura, la sede della Fondazione Berlinguer che al suo interno ospita il Partito Democratico e altre associazioni».

Marco Meloni, senatore del Pd: «Un attacco alla democrazia. Gli spazi di via Emilia a Cagliari, nei quali ha sede anche il PD, sono il cuore pulsante dell’attività politica delle forze progressiste della nostra isola. Decidere di esprimere il proprio dissenso con la violenza non è solo sbagliato, è una scelta fallimentare, che non fermerà certo il nostro impegno per migliorare le condizioni della Sardegna e dei Sardi. Queste intimidazioni non possono trovare spazio in un Paese che ha scritto nella propria Costituzione il rifiuto di qualunque forma di violenza politica e che fonda la propria convivenza civile sul rispetto dei principi della democrazia, della libertà e della legalità. Nel ringraziare le forze dell’ordine e gli inquirenti chiamati a individuare i responsabili, e nel ringraziare quanti stanno esprimendo in queste ore solidarietà e vicinanza al nostro partito, il mio pensiero è per la nostra comunità democratica, per i nostri dipendenti e collaboratori, per i nostri iscritti, i nostri militanti e per i cittadini che condividono con noi i valori democratici e progressisti: di fronte a simili intimidazioni la nostra risposta sarà di essere più uniti che mai».

Solidarietà è stata espressa anche dalla segretaria nazionale del Pd Elly Schlein: «Massima solidarietà a tutta la comunità democratica sarda. Ci auguriamo che presto vengano individuati i responsabili, ma sia chiaro: chiunque sia e per qualsiasi motivo lo faccia, non riuscirà mai a fermare il nostro impegno, tanto meno se pensa di farlo con gesti intimidatori. Avanti per ciò in cui crediamo».

Il video di Matteo Vercelli

«Inaccettabile attacco alla democrazia e alla libertà di pensiero», dichiarano invece i consiglieri regionali di Uniti per Alessandra Todde, Sebastian Cocco, Valdo di Nolfo e Giuseppe Frau. «È inconcepibile come, ancora oggi, dobbiamo trovarci a commentare comportamenti vili compiuti da chi, evidentemente, non possiede gli strumenti per un normale confronto democratico ma basa la propria “azione politica” sull’intimidazione, la minaccia e la violenza». I consiglieri hanno voluto esprimere «massima solidarietà a tutte le attiviste e gli attivisti, che animano e lavorano per mantenere vivo uno spazio di dialogo e partecipazione essenziale per la nostra comunità».

(Unioneonline)

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