Quale dovrebbe essere il futuro del Padiglione Nervi a Sant’Elia?

L’edificio è abbandonato da tempo e ancora non è stata individuata la strada giusta per un utilizzo in chiave moderna.

Costruito negli anni ’50 e adibito a deposito del sale, oggi è una cattedrale inutilizzata. "Ma non è fatiscente", tiene a sottolineare Massimo Deiana, presidente dell’Autorità portuale, proprietaria del complesso sorto lungo il canale Palma. "Nel 2012 sono stati spesi 2,2 milioni di euro", aggiunge.

Ora saranno risistemate la banchina e l’area verde attorno allo stabile. Poi sarà la volta dell’edificio, da ristrutturare: "È un pezzo importante della città, è nostro, ma non abbiamo intenzione di deciderne da soli il futuro".

Potrebbero sorgere "un museo con le macchine della produzione e il sale", come anche "punti gastronomici, di socialità, spazi per il nuoto e lo sport". In ogni caso "non mancano confronti col Comune", che dovrà contribuire alla giusta riqualificazione dell'immobile.

Un contributo di idee potrebbe arrivare anche dai lettori de L’Unione Sarda e di Unionesarda.it: chi volesse dare un suggerimento, un'idea, sul futuro del Padiglione può farlo inviando la propria proposta sul profilo Facebook dell’Unione Sarda; su Instagram (#Unionesarda.it), Twitter (@UnioneSarda); su Whatsapp ai numeri 3351546482 e 3482569678 e agli indirizzi “redazioneweb@unionesarda.it” e “cagliari@unionesarda.it” indicando nell'oggetto "Idee per il Nervi".

Andrea Manunza
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