Niente insegne né tariffari inchiodati sulla soglia. Non serve un palazzo né una maitresse che lo amministri, ora basta una pagina web e una stanza.

Gestiscono foto e annunci su internet, rispondono al telefono, fissano orari, prezzo e durata. Sui siti specializzati spiccano le recensioni dei loro clienti come si trattasse di un prodotto di consumo qualunque. Solo di rado, nella camera accanto c'è un uomo, un marito, un fidanzato, che sfrutta, sorveglia e intasca il denaro.

Per qualcuna la luce rossa si accende sullo schermo del pc in una cameretta scura. Il letto rifatto, il bagno in ordine. Niente clacson, né automobilisti ubriachi a dare fastidio.

"Prima di fare entrare qualcuno ci parlo per capire che tipo è. In casa è molto meglio, ma solo a condizione di lavorare da sola senza nessuno che possa approfittare di te". Alexia, che poi si chiama Alessandra, dice di avere 23 anni e di essere ungherese.

Parla bene italiano e ha pubblicato un annuncio su un sito specializzato dove mostra capelli neri e lunghi. I suoi clienti confermano: quella delle foto è proprio lei. Alessandra non sa nulla della legge Merlin, ma all'ipotesi di un posto in cui lavorare con altre ragazze e a regole predefinite risponde sicura: "Non se ne parla neppure".

Difende la sua libertà. "Io ho le mie regole: la prima cosa è la pulizia. Per questo non lavorerei mai per strada. Lì dove ti puoi lavare? È molto più pericoloso. A casa invece è un'altra cosa. Decido io e non ho mai avuto sorprese. Se mi dovesse capitare qualche malintenzionato potrei urlare per chiedere aiuto".

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