Le canne restano al Poetto, saranno recuperate e utilizzate per favorire la rinascita delle storiche dune. Ora la strada è tracciata: la decisione è stata presa al termine del sopralluogo in spiaggia e del nuovo tavolo tecnico-politico convocato da Alessandro Guarracino, l'assessore del comune di Cagliari all'Innovazione tecnologica, Ambiente e Politiche del mare.

All'incontro, oltre agli assessori e ai tecnici dei comuni di Cagliari e Quartu, c'erano il sindaco di Quartu Stefano Delunas, i rappresentanti della Regione, dell'Arpas, della Città Metropolitana, di Confcommercio, di Legambiente, della società DeVizia, del Comitato gestori e fruitori del litorale, i ricercatori del Progetto Medcoast e il docente dell'Università di Cagliari Sandro Demuro.

Tutti si sono detti d'accordo: le canne possono rivelarsi utilissime come ecofiltro per far rinascere le vecchie dune e di conseguenza per frenare l'erosione e conservare l'arenile.

Allo stesso tempo tuttavia, costituiscono un problema molto serio per la fruibilità dell'arenile e l'incolumità dei bagnanti. Lasciare le canne dove non è possibile: mimetizzate nella sabbia, potrebbero diventare delle trappole per i bagnanti a partire dalla prossima primavera.

Quindi, tra le soluzioni proposte, c'è quella di spostarle che ha trovato un largo consenso.

Venerdì 24 ci sarà un ulteriore sopralluogo per valutare gli effetti provocati da queste giornate di maltempo, poi si deciderà sulla rimozione e sul ricollocamento della ingente vegetazione che le mareggiate hanno fatto depositare in spiaggia.

L'obiettivo non è semplice da raggiungere: usare le canne per salvaguardare il delicato sistema ambientale dell'area e allo stesso consentire una fruibilità dell'arenile in piena sicurezza. E il tempo stringe: già tra un paio di mesi - meteo permettendo - potrebbero esserci i primi bagni nel mare del Poetto.

(Unioneonline/L)

IL VIDEO (DI MARCELLO COCCO)

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