Asciugamani, sedie sdraio, gente stesa a prendere il sole, qualcuno che nuotava, il popolo del surf a cavalcare le onde: quasi una normale mattinata, quella di ieri al Poetto.

Se non fosse che siamo a metà ottobre e per quella laguna che ancora si stendeva tra terza e quarta fermata, trasformando i chioschi dal Malibù al Twist in palafitte e limitando a una sottile striscia di sabbia l'arenile accessibile in quel tratto.

Molta curiosità e tanti video e foto per l'insolito specchio d'acqua, ridotto rispetto al giorno prima, con l'acqua che gradualmente viene riassorbita, e guadato con disinvoltura da bagnanti e surfisti.
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