"Più che della chiusura di librerie e cartolibrerie il presidente della Regione dovrebbe occuparsi dell'emergenza contagi che riguarda le strutture sanitarie. I dati che ha fornito lui stesso dicono che il 69% delle persone contagiate ha contratto il coronavirus in strutture sanitarie".

Lo afferma, in una nota, il segretario regionale del Partito Democratico Emanuele Cani, che attacca l'ordinanza firmata dal governatore Christian Solinas, che prevede che restino chiuse nell'Isola librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per bambini.

"Appare sin troppo chiaro che l'ultima ordinanza, che segue l'onda verde leghista, sia pretestuosa e studiata per minimizzare l'inadeguatezza e l'inadempienza rispetto alla salute dei sardi - sostiene Cani - cercando di nascondere un fatto grave: si sposta l'attenzione dei cittadini impedendo l'apertura di librerie e cartolibrerie per non affrontare e dire le difficoltà e le evidenti problematiche che riguardano il funzionamento dell'emergenza che sta in capo all'assessore alla sanità, da giorni assente dalle scene regionali", prosegue il segretario del Pd sardo.

"Sarebbe opportuno che la Regione, e l'intera scala gerarchica preposta ad affrontare le problematiche che riguardano questa gravissima emergenza si adoperassero in maniera seria e con atti che vedano al primo punto la necessità improrogabile di effettuare più tamponi e garantire ai laboratori analisi preposti i reagenti, notoriamente insufficienti, per risposte celeri di eventuali positività. Così come mascherine e dpi vari di cui impone obbligo anche ai cittadini debbono essere garantite. A tale proposito, con l'occasione, vogliamo ringraziare l'intervento del ministero della Difesa che ha eseguito un numero consistente di tamponi nelle realtà più critiche della Sardegna", si legge ancora nella nota.

"Mentre altre regioni, pur nella autonomia e differenziazione - conclude Cani - progettano la fase due qui ancora non si riesce a comprendere se sia sotto controllo la fase uno. Il problema è serio e va affrontato in maniera competente, puntuale e radicale e non con ordinanze spot che poco o nulla cambiano".

(Unioneonline/F)
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