A uccidere Joelle Demontis sarebbero stati i tanti, troppi, colpi ricevuti durante l'aggressione avvenuta nell'appartamento in via dei Donoratico a Cagliari.

Lo confermano i risultati dell'autopsia, eseguita oggi.

Sul corpo della 58enne il medico legale Roberto Demontis ha individuato numerosi traumi di diversa gravità, sia interni che esterni, localizzati in particolare sul busto, sul torace e sulla testa, causati anche da uno o più oggetti contudenti.

Per stabilire l'arma del delitto, i carabinieri hanno sequestrato diverse suppellettili all'interno dell'appartamento, in particolare nel bagno, per cercare compatibilità con le ferite.

Le evidenze, comunque, dimostrerebbero che la donna è stata violentemente malmenata, fino alla morte, che risalirebbe a diverse ore prima del ritrovamento del corpo, avvenuto attorno alle 3 e mezzo della notte di sabato, dopo l'allarme arrivato al 112.

Altra sconcertante ipotesi è che il cadavere sia stato lavato, allo scopo di eliminare segni e prove.

Per il delitto sono stati arrestati i due coinquilini, Giorgio Reciso, 40 anni, e Marta Dessì, 26.

Quest'ultima, nel corso del trasferimento nel carcere di Uta, ha accusato un malore, ed è stata ricoverata in ospedale, dove si trova tuttora in piantonata dai carabinieri.

Domani mattina, intanto, si svolgerà l'udienza di convalida dell'arresto.

(Redazione Online/l.f.)

In collaborazione con Matteo Vercelli

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