«No alle pale davanti al Golfo di Cagliari»: il centrodestra in Consiglio contro il parco offshore
L’opposizione propone un ordine del giorno che sarà discusso a settembre: «A rischio turismo, paesaggio, ambiente, pesca e avifauna»Un no deciso al parco eolico off-shore “Sardegna 2” al largo del Golfo degli Angeli. È quanto affermato a margine della conferenza stampa indetta a Palazzo Bacaredda dai cinque consiglieri del centrodestra (Ferdinando Secchi, Alessandra Zedda, Edoardo Tocco, Roberta Sulis, Marcello Corrias) che hanno firmato un ordine del giorno esprimendo preoccupazione circa l’impatto sul paesaggio, sul turismo, le attività di pesca e l’avifauna dei 55 aerogeneratori dalla potenza di 15 MW, previsti nel progetto della multinazionale Renexia Spa, che verrebbero installati a 12 miglia dal promontorio della Sella del Diavolo.
Le pale verrebbero costruite in un’area di 180 ettari all’interno del Porto Canale e da Cagliari partirebbe anche il cavidotto che trasporterebbe l’energia così prodotta fino a Villasor.
«Il territorio di Cagliari sarebbe danneggiato non solo dalla vista delle pale, ma si verificherebbe un impatto sul turismo e sul passaggio delle navi. Devono essere scelte delle zone adatte, il Golfo degli Angeli non è il posto adeguato per un progetto così invasivo», spiega Ferdinando Secchi
, Lega, primo firmatario dell’ordine del giorno.«Ribadiamo il no agli impianti eolici nelle nostre acque, il mare è una risorsa fondamentale. Non è sufficiente la sola legge di moratoria nazionale, occorre cambiare l’approccio col governo e ripartire dalle autorizzazioni uniche che devono tornare nella nostra regione», aggiunge Alessandra Zedda, Lega, seconda firmataria.
«Con questo ordine del giorno impegniamo il sindaco Zedda a portare avanti una battaglia che possa salvaguardare il territorio non solo della città ma di tutta l’area metropolitana.