Prima di decidere se archiviare o meno l'inchiesta della Procura di Cagliari su Abbanoa devono essere sentiti alcuni testimoni che riferiscano su alcuni presunti comportamenti vessatori dei vertici della società ai danni di due dirigenti.

Così ha stabilito oggi la gip Lucia Perra riguardo la richiesta di archiviazione presentata, lo scorso settembre, dal pm Giangiacomo Pilia.

L'indagine, aperta quasi cinque anni fa, procedeva per mobbing e per abuso d'ufficio (gli incarichi assegnati dalla società, in ipotesi, senza bandire una gara pubblica).

Erano finiti sotto accusa il direttore generale Sandro Murtas, l'amministratore unico Alessandro Ramazzotti, il suo predecessore Carlo Marconi e il "credit manager" Massimo Cossu.

Le verifiche però secondo il pm non avevano fatto emergere reati, mentre nel caso del direttore generale sia il Tribunale del Riesame sia la Cassazione avevano accertato l'interesse pubblico delle sue azioni respingendo la richiesta di interdizione dalle funzioni presentata dalla Procura.

Ora però la gup ha ritenuto, anche sulla base dell'opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dagli avvocati Mariano Mameli e Gianmario Fattacciu, che debbano essere approfonditi gli episodi segnalati da due dipendenti riguardo asseriti comportamenti vessatori, demansionamenti e licenziamenti.

La Procura ha sei mesi per svolgere le indagini.

Andrea Manunza

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