Un mese e mezzo di proroga per completare gli accertamenti sulle tracce biologiche rinvenute nei vestiti di Manuela Murgia, la 16enne trovata morta a Tuvixeddu nel 1995. La richiesta dei Ris di avere più tempo (oltre agli 80 giorni previsti) per terminare la comparazione dei profili genetici rinvenuti è stata accolta dal giudice per le indagini preliminari Giorgio Altieri che, per questa ragione, farà slittare la data dell’udienza d’incidente probatorio già fissata ai primi di ottobre. Il giudice ha anche autorizzato il prelievo del Dna all’ex fidanzato della giovane, Enrico Astero, oggi 54enne, indagato per omicidio volontario. Sarà comparato con i profili rinvenuti negli abiti.

Circa 80 le tracce trovate sui vestiti di Manuela, una ventina quelle su cui si starebbero concentrando le attività di tipizzazione per verificare se siano utili alle comparazioni. Solo due – al momento – quelli già utilizzabili: un profilo genetico femminile (forse da contaminazione) e uno maschile (un pelo), che sarà subito confrontato col profilo dell’ex fidanzato

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