In relazione alle inchieste sul Porto Canale, riceviamo e pubblichiamo la replica dell'Autorità portuale:

L'Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna rispose alla mail della DP World, una della società più importanti nello scenario del trashipment. È quanto precisa il presidente dell'Adsp in merito ad alcuni articoli pubblicati dall'Unione Sarda nei giorni scorsi. La mail inviata dalla DP World venerdì 23 agosto 2019 ricevette risposta lunedì 29 agosto.

Lo scambio di mail

In particolare, scrive Deiana, sul giornale di sabato 6 febbraio «si fa riferimento a delle email inviate al sottoscritto e aventi ad oggetto delle trattative relative al Porto Canale di Cagliari, prima da parte di Patrick Bol (direttore globale delle operazioni di DP World) e, successivamente, da parte di Rashid Abdulla ("numero uno, il capo assoluto della DP World"). Nel medesimo articolo l'autore, Mauro Pili, sostiene che "la cyber security ha certificato l'invio delle due mail" (anche se non è detto comprendere né a chi si faccia riferimento quando si parla di "cyber security", né che genere di certificazione riguarderebbe l'invio delle due email di Patrick Bol prima e di Rashid Abdulla, poi) allo scrivente ma che "di certo non si trovano le risposte sarde a quella richiesta di trattativa. Documenti rimasti inascoltati che attendono spiegazioni e chiarezza su una vicenda al centro di un vero e proprio intrigo internazionale"».

Il ruolo dell'Adsp

Il presidente dell'Adsp fa riferimento anche agli articoli pubblicati domenica, «in cui si riportano da un lato le dichiarazioni con le quali lo scrivente specifica, in più punti, che il fatto che L'Unione Sarda non sia venuta nella disponibilità delle risposte alle proposte della DP World per la gestione del Porto Canale di Cagliari, non significa che queste non esistano. Tuttavia, nella pagina successiva, come già avvenuto in precedenza, si continua a sostenere che dal sottoscritto non sia mai partita alcuna risposta alla DP World. E la cosa più assurda è che tale tesi infondata troverebbe - secondo l'autore dell'articolo - conferma proprio in due "niet", "no comment" ricevuti a stretto giro sia da Patrick Bol che dal "capo della comunicazione mondiale della DP World", Brian Lewis». «Considerando che il sottoscritto è nella disponibilità - ovviamente - della comunicazione inviata dallo scrivente alla DP World, e considerando che i fatti attribuiti allo scrivente sono gravi e tali da lederne l'onore e il decoro, facendolo apparire come completamente disinteressato alle sorti di eventuali vantaggi che, dall'accordo, potrebbero derivare all'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna», Massimo Deiana chiede la rettifica dei contenuti dell'articolo, sostenendo che «la rappresentazione dei fatti descritti negli articoli del 6 e 7 febbraio 2021, ripresa anche nell'editoriale del direttore, il 7 febbraio 2021, circa il disinteresse e la mancata risposta del Prof. Deiana alle richieste di trattative da parte della DP World, è destituita di ogni fondamento, e non è stata fatta oggetto di puntuale verifica. Il Prof. Massimo Deiana ha tempestivamente dato risposta alla richiesta di contatto in questione, e tale circostanza (della quale è stata data evidenza) esclude categoricamente che vi sia stata qualunque mancata valutazione o peggio disinteresse per l'Autorità nell'instaurare un dialogo con uno dei soggetti più importanti nel panorama mondiale del trasporto di merci».
© Riproduzione riservata