Si racconta davanti alla telecamera per la prima volta, vincendo l'emozione e la paura. «La mia è una storia di riscatto. Avevo un sogno e sono riuscita a realizzarlo», confessa Consuelo Todde, ricamatrice cagliaritana protagonista della seconda puntata del format “Mani di Sardegna”, firmato Unionesarda.it.

Cresciuta a San Michele «tra il grigiore dei palazzoni», Consuelo sognava una vita all’insegna della creatività, dell’arte e della moda. Con i primi lavori, già da giovanissima, la possibilità di partire – dopo anni – a Milano per imparare tecniche di ricamo raffinate al seguito di insegnanti “stellate”. «Dopo i corsi di alta formazione sono tornata nell’Isola e ho seguito la mia passione. Ho iniziato con le bancarelle, poi è arrivato il mio studio», spiega soddisfatta.

Oggi Consuelo offre ai suoi clienti lavori che si basano su tecniche particolari come quella francese del “luneville” che «rispetto a quella con l’ago, permette applicazioni rapide di perline e paillettes. Il lavoro necessita di un telaio rettangolare sul quale si fissa un tessuto – principalmente organza di seta – che viene ricamato sul rovescio», spiega l’artigiana. E, imparate le basi, «non c’è limite alla fantasia. Oggi “dipingo” anche sulla stoffa, tra i miei “cavalli di battaglia” c’è la riproduzione fedele delle opere d’arte più famose sulla stoffa. I miei artisti preferiti? Sicuramente Van Gogh e Monet. E i clienti apprezzano questo genere di creazioni».

(Unioneonline/v.f.)

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