Il Parco scientifico e tecnologico della Sardegna progetta il suo futuro tra innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e attenzione a salute e benessere. Il domani del Parco sarà al centro di una giornata studio dove esperti e istituzioni faranno il punto sui progetti e le attività da realizzare, oltre che su quanto fatto in passato. L’appuntamento è per giovedì 20 giugno, dalle 10:00 all’ex Manifattura tabacchi di Cagliari, con il convegno “20 anni di futuro. Il Parco scientifico e tecnologico della Sardegna”. All’evento parteciperà anche l’Assessore regionale alla Programmazione Giuseppe Meloni.

Nato nel 2003 dall’impegno congiunto della Regione Autonoma della Sardegna e dell’Unione Europea, il Parco - tenuto a battesimo dai due premi Nobel Rita Levi Montalcini e Carlo Rubbia – è un sistema di infrastrutture avanzate, servizi per l'innovazione, per l'industrializzazione della ricerca oltre che incubatore di startup, bandi e progetti. Una galassia complessa, ma solida gestita da Sardegna Ricerche. Il Parco è composto da quattro centri: la sede di Pula (Cagliari) che ospita il centro di divulgazione 10Lab, il CRS4, il laboratorio di prototipazione rapida, la piattaforma Biomed e diverse imprese; Porto Conte Ricerche ad Alghero (Sassari); la sede di Macchiareddu specializzata nelle energie rinnovabili e il Centro Marino Internazionale di Torregrande (Oristano).

Durante il convegno verranno presentati due nuovi progetti legati al Parco scientifico: “Il DNA dei Sardi: un’opportunità di sviluppo per l’isola” a cura di Francesco Cucca, professore all’Università di Sassari e CNR, e “La ‘Valle del Ben-Essere’: un ecosistema di competenze, tecnologie e servizi innovativi per il Ben-Essere e la Sostenibilità Ambientale” a cura di Alberto Sanna, direttore Center for Advanced Technology in Health & Wellbeing dell’Ospedale San Raffaele di Milano. Durante i lavori verrà proiettato il documentario dedicato ai primi 20 anni del Parco, realizzato su iniziativa di Sardegna Ricerche e, infine, dopo un focus sul CRS4, verranno presentati i laboratori di Biomedicina ed energie rinnovabili.

«In un mondo che si trasforma sempre più rapidamente, diventa difficile intuire verso quale direzione andrà il futuro. Il Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, però, non vuole inseguire il cambiamento, lo vuole determinare. In un presente liquido, l’orizzonte del nostro domani resta fermo: l'innovazione che non dimentica la tradizione, il trasferimento tecnologico e la sostenibilità ambientale», ha evidenziato Maria Assunta Serra, direttore generale di Sardegna Ricerche.

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