La cartina geopolitica della Sardegna è cambiata. È stato approvato con 34 voti favorevoli e 7 contrari il testo unico che porta a sei le province (Nord-est, Nuoro, Ogliastra, Oristano, Medio Campidano, Sulcis Iglesiente) e a due le città Metropolitane (Cagliari e Sassari). Enti di nuova istituzione sono le le Province del Nord-Est (Gallura), dell'Ogliastra, del Sulcis Iglesiente e Medio Campidano, la Città Metropolitana di Sassari. Sono soppresse le Province di Sassari e del Sud Sardegna.

È possibile associarsi in Unioni di province fino a un massimo di tre per la gestione associata di funzioni e servizi. L'attuazione della Riforma costerà 796mila euro (835mila per il 2022). Ha impegnato molto il Consiglio regionale il nodo sulla futura gestione della Città Metropolitana di Cagliari che passerà da 17 a 71 Comuni. Il governatore Solinas era per il commissariamento, Fratelli d'Italia spingeva per una continuità nella gestione da parte dell'attuale sindaco metropolitano Paolo Truzzu. La soluzione: Truzzu resterà alla guida dell'ente ma per i 54 nuovi Comuni entranti la Giunta nominerà un commissario straordinario.

È passato anche un emendamento che sottrae ai Comuni e assegna alla Regione la competenza sul rilascio di tutte le concessioni demaniali marittime. Si risolvono così alla radice alcuni problemi come quello recente sulla mancata proroga, da parte di alcuni Comuni, Olbia in testa, delle concessioni balneari al 2033 stabilita con una legge nazionale. Via libera anche all'emendamento che conferma lo slittamento delle elezioni amministrative anche in Sardegna nella fascia tra il 15 settembre e il 15 ottobre.
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