Il padre della piccola Amelia, morta a 7 anni a Cagliari per le conseguenze di una patologia non riconsciuta, ha scritto una lettera a L'Unione Sarda: "Chiedo a tutti un pensiero buono per lei". Ecco la versione integrale.

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"Il buio è entrato nel nostro cuore, e non riusciamo a darci pace, perché non abbiamo una risposta sul perché possa essere successo tutto questo, non riusciamo a dare un significato alle cose anche se forse un senso piano piano lo abbiamo visto proprio in questi giorni, forse Amelia aveva un altro scopo nella sua vita.

Sin dal primo giorno sono state centinaia le persone che ci sono state vicine sia fisicamente nelle sale del Brotzu sia come partecipazione morale con dimostrazioni di affetto nelle diverse forme di comunicazione, sono stati fatti gruppi di preghiera, messe che tenevano accesa la speranza di sopravvivenza di Amelia, abbiamo avuto messaggi d’amore a distanza fin negli Stati Uniti, c’è stata una forma di aggregazione umana fondata sull’amore per una bambina che non pensavamo potesse esistere.

Ecco forse il senso può essere questo, l’amore che si è sprigionato ovunque non appena Amelia ha chiesto speranza, non riesco a vedere altro, siamo stati privati dell’unica cosa davvero importante, la vita di nostra figlia, ma vedo che lei ha avuto una forza tale da essere arrivata al cuore di migliaia di persone.

L’amore per Amelia.

L’unico senso che vedo è questo, Amelia ha fatto in modo che le persone diventassero umane, che avessero cuore, che si unissero in preghiera e trovassero l’amore reciproco uniti con lo stesso scopo.

Ecco, se devo accettare la Morte di mia figlia sono disposto a farlo se so che grazie a lei l’amore tra le persone è tornato, e chiedo a tutte le persone che si sentono coinvolte di avere un pensiero buono per lei, ma anche per gli altri bambini soprattutto quelli che affrontano quotidianamente una vita difficile.

Se vogliamo dare un senso a tutto dobbiamo far sì che l’amore sprigionato da Amelia sia il presupposto della vita, che non si fermi alla sua morte ma che sia vivo ogni giorno sempre, dimenticando le cose di poco conto e valorizzando invece ciò che nella nostra esistenza dovrebbe avere davvero importanza, la vita e l’amore per essa".

Corrado Sorrentino
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