La perturbazione francese, diventata nelle ultime ore “simil tropicale”, ha determinato come da attese una recrudescenza notturna del maltempo sulla nostra isola.

La bassa pressione ha infatti attivato un flusso di aria caldo umida particolarmente instabile dal nord Africa verso le nostre coste all’interno del quale correnti di maestrale hanno impattato con lo scirocco creando i

presupposti termodinamici ideali per l’insorgere di estese celle temporalesche.

La più intensa si è formata in Algeria dopo la mezzanotte e si spostata, intensificandosi progressivamente, verso nord-est abbordando le nostre coste meridionali poco dopo le 4.

Cagliari, come si evince dalle immagini radar della protezione civile, si è trovata perfettamente nell’epicentro del fenomeno che è stato caratterizzato da raffiche di vento oltre i 100 km/h, grandine, impressionante attività elettrica (stimati oltre 7000 fulmini in un’ora) e intensità di precipitazione tipica dei tropici e superiore ai 220 mm/h.

La stazione di rilevamento Arpas ha registrato ben 49,2 mm in 50 minuti di pioggia di cui 24mm in 10 minuti, tra le 4,45 e le 4,55.

Si tratta di un valore tra i più alti mai registrati nella rete regionale di rilevamento, e paragonabile come intensità massima all’evento di Capoterra 2008.

Fortunatamente in questo caso la cella temporalesca non è stata stazionaria e già alle prime luce dell’alba si apprestava ad attraversare il Tirreno in direzione del Lazio.

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