«Certo che ero io!». L'ammissione arriva su Whatsapp. Marcello Polastri, consigliere comunale di maggioranza ed esperto dei tesori nascosti nella Sardegna sotterranea, non sembra curarsi degli sfottò. Al centro di uno spiacevolissimo incidente sonoro avvenuto in Aula, replica promuovendosi a paladino di una battaglia per riportare tutti in via Roma. Piccola premessa necessaria: martedì durante la seduta in videoconferenza, il componente del gruppo Psd'Az ha involontariamente interrotto l'intervento del progressista Marco Benucci con un rutto. Il consigliere - redarguito immediatamente da una voce femminile fuori campo («se me la smetti!» ) - è così divenuto protagonista suo malgrado di un video virale.

La spiegazione

«È stato un fatto non voluto e lo dimostra il video, penso diffuso da un avversario politico, del mio fragoroso rutto che è capitato casualmente mentre facevo una pausa (di appena un minuto), un entra-esci dalla veranda a casa per mandar giù una Coca-cola (da mezzo litro)», spiega Polastri. «Mi sono scusato con il collega che interveniva in aula, imbarazzato nel vedere il video che ritrae le facce dei consiglieri... poi una risata liberatoria quando ho focalizzato cosa fosse accaduto».

«Privacy violata»

L'incidente, tuttavia, non è stato archiviato con la chiusura della seduta. Scrive ancora Polastri: «In tanti mi hanno espresso solidarietà perché spetta al presidente che teneva la seduta dover verificare che i microfoni fossero spenti. É infatti probabile che sia stata oltretutto violata la privacy della mia famiglia. Questo è gravissimo, ed é come se fossimo per davvero al grande fratello. Trovo spregevole che qualcuno, forse dal palazzo, abbia osato riprendere con uno smartphone il video della seduta mentre lo stesso non era stato ancora "caricato" nel portale del Comune. Ma vi rendete conto?».

La svolta

«Quanto a quel "ruggito" involontario, che non ha di fatto interrotto i lavori, scommettiamo farà tornare tutti in aula? Penso sia giunta l'ora di realizzare che dobbiamo tornare a Palazzo Bacaredda, in presenza, lasciando videocamere, al fianco con i cittadini, come già detto al sindaco e al presidente in più occasioni».

La polemica

«È evidente di come mal digerisco questo persistere nel fare le riunioni in video. Non è una novità quanto dico, e se cercherete le sedute precedenti, mi rivedrete spesso solo, seduto nei banchi dell'aula mentre tutti stanno a casa. La mia, è vero, è stata una leggerezza, ma cosa dire dei casi della consigliera che, in grande stile, magari ammicca con un consigliere, di chi beve frappè, di un altro consigliere che mangia caramelle a bocca aperta».

Le preferenze

Marcello Polastri, eletto nella lista di Sardegna Forte con 304 preferenze, rivendica il suo peso in Aula. «Eccoci qui davanti alla verità oggettiva. E allora ecco perché potrete chiamare il mio il "rutto della liberazione post Covid" per tornare in aula o il ruggito del voler sedere tra i banchi, come siamo, al servizio dei cittadini. Lo dice chi, è risaputo, ha fatto vincere Truzzu con una bella manciata di voti di scarto rispetto ai colleghi d'opposizione».

Mariella Careddu

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