Una condanna a un anno per calunnia e offesa della reputazione a Furio Casini (unico non militare), un’altra a sei mesi di reclusione per falso al colonnello Andrea Taurasi. Due assoluzioni con formula piena all’ex consigliere regionale Valerio De Giorgi e all’ex assessore di Assemini, Antonio Guerrieri. In più il proscioglimento in udienza preliminare per Enrico Raimondi. Due sono stati rinviati a giudizio al 23 gennaio del prossimo anno, ma comunque prosciolti dall’ipotesi di associazione a delinquere: Michele Sandokan Ottodosso e Daniel Vacca.
Si sono chiusi così il processo con il rito abbreviato e l’udienza preliminare davanti al giudice Giorgio Altieri nel procedimento penale per i presunti dossieraggi e minacce nei confronti dei vertici della Guardia di Finanza che aveva visto coinvolti numerosi finanzieri appartenenti al Cobar, una sorta di rappresentanza dei lavoratori in ambito militare.

Il sostituto procuratore Andrea Vacca ipotizzava inizialmente l’associazione a delinquere, ma poi davanti al giudice - dopo la richiesta di rinvio a giudizio - è stato lo stesso pubblico ministero a chiedere di far cadere quella accusa, sollecitando però 4 richieste di condanna e 3 di rinvio a giudizio con le ipotesi – a vario titolo – di dossieraggi, diffamazioni, calunnie, minacce e cospirazione.
Soddisfazione è stata espressa negli avvocati Roberto Nati (Guerrieri), Patrizio Rovelli e Debora Amarugi (De Giorgi) e Ivano Iai (Raimondi).

Terminate le indagini - fatte dalla stessa Guardia di Finanza - il pm ha ipotizzato (solo per alcuni imputati) che ci sia stata una sorta di dossieraggio e pressioni, anche con diffamazioni e minacce (lettere anonime con proiettili), nei confronti dei vertici locali della Finanza. Alcuni degli imputati facevano parte del Cobar. 
Nell’indagine era finito anche Francesco Vittetti: dopo un errore di notifica è stato stralciato in udienza preliminare e si è fatto interrogare dal pm Vacca, assistito dall’avvocata Annarita Frau. È così riuscito a dimostrare di essere estraneo alle contestazioni e il pubblico ministero ha sottoposto al giudice per le indagini preliminari la richiesta di archiviazione.

Dopo il patteggiamento a 2 anni di reclusione con pena sospesa del finanziere Sergio Cavoli, assistito dal legale Gianfranco Piscitelli del Foro di Bari, ha patteggiato 2 mesi anche Marco Sireus, civile, assistito dall’avvocato Edoardo Delirio, finito nell’inchiesta con ipotesi che non riguardavano la cospirazione militare. Già prosciolto prima dell’udienza preliminare, invece, il luogotenente delle Fiamme Gialle, Davide Giacalone: dopo la chiusura indagini, affiancato dall’avvocato Ivano Iai, si era fatto interrogare e ha presentando documenti, convincendo il magistrato a non procedere. La sua posizione è così stata archiviata.

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