«Il reale rapporto tra la famiglia Crociani e la Sardegna è ben descritto nella lettera che la principessa Camilla Borbone delle Due Sicile ha voluto dedicare, già prima di questa spiacevole vicenda, a questo meraviglioso territorio». È quanto si legge in una precisazione dell'avvocato Giancarlo Cipolla, dell'omonimo studio legale di Milano, in merito a una puntata dell'inchiesta firmata da Mauro Pili e pubblicata domenica 26 aprile, dal titolo "Storia di una dinasty miliardaria sul disastro del poligono di Quirra".

«Si crea discredito»

«L'articolo in questione, attraverso una ricostruzione falsa e diffamatoria che attribuisce alla mia assistita, e in generale alla famiglia Crociani, fatti e comportamenti mai tenuti, è gravemente lesivo dell'immagine, dell'onore e della reputazione dell'intera famiglia Crociani». L'avvocato Cipolla scrive che «l'intenzione di creare discredito è resa ancor più evidente dal fatto che nell'articolo vengano trattati, in modo "non verificato", sia le vicende private della famiglia Crociani, che quelle legate alla gestione della Vitrociset («impero militare privato»), in verità oggi di proprietà dello Stato».

Pubblico e privato

«Non è in alcun modo pensabile che ad una impresa di diritto privato possano essere addebitate le supposte devastazioni del territorio sardo per effetto delle esercitazioni militari svoltesi a Quirra e San Lorenzo e del lancio di missili». Per l'avvocato Cipolla «si tratta di dichiarazioni false e del tutto scollegate dalla realtà dei fatti, dalle quali derivano accuse gravemente diffamatorie. È noto a chiunque, infatti, che le esercitazioni militari possono essere eseguite esclusivamente dall'esercito e che l'uso di armi da guerra è riservato agli apparati dello Stato e non certo ad imprese private. Al contrario di quanto si afferma, la famiglia Crociani, attraverso la Vitrociset, ha piuttosto contribuito in maniera rilevante all'innovazione ed al progresso nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, e non ha mai trattato armi né tantomeno ordigni radioattivi essendo, dunque, completamente estranea ai fatti in questione».

Il giornale risponde

A seguire la replica dell'autore dell'articolo, Mauro Pili.

La società Vitrociset, da sempre di proprietà riconducibile fino a un anno fa alla famiglia Crociani, come risulta dagli atti contrattuali con il ministero della Difesa e con la Nato, ha da decenni rappresentato il perno dell'intero sistema gestionale del poligono del Salto di Quirra. Ogni passaggio dell'inchiesta è stato puntualmente verificato a partire dalla sentenza [2017] JRC146 della Corte Reale di Jersey e pubblicata in quello Stato l'11 settembre 2017, nella quale, tra gli 859 punti, è trattata la divisione dei quadri d'autore per un valore di 425 milioni. Sarebbe stato irriverente, oltre che omissivo, rappresentare la Vitrociset come una modesta società di provincia. In nessuna parte dell'inchiesta, e qui lo si ribadisce, si attribuiscono alla società responsabilità nella devastazione del territorio sardo, mentre non potevano essere taciuti i legami a vario titolo tra la società privata Vitrociset e i vertici della Difesa. Omettere, nel quadro complessivo dell'inchiesta, la gestione dei poligoni militari della Sardegna in tutte le sue sfaccettature, comprese quelle finanziarie, sarebbe stato grave e lesivo di una corretta e oggettiva informazione. Mai nell'inchiesta è stato fatto riferimento, non essendoci alcun oggettivo riscontro, all'utilizzo da parte della Vitrociset di ordigni radioattivi.

Il ruolo della società

L'inchiesta ha messo in rilievo il ruolo della società Vitrociset in numerosi contesti gestionali delle servitù militari in Sardegna con affidamenti diretti che, nei presupposti contrattuali e procedimentali, l'ha vista occuparsi di svariate attività, dall'affidamento della costruzione di villaggi mitteleuropei e islamici nel poligono di Teulada sino al movimento terra nel poligono di Capo Frasca per dichiarate bonifiche ambientali.

Sul ruolo nel mondo della Difesa e degli armamenti si ricorda il contenuto della brochure istituzionale di Vitrociset riguardante la gestione del poligono del Salto di Quirra:

1) Vitrociset è fornitore per il Ministero della Difesa di sistemi e servizi realizzati per soddisfare le peculiari esigenze di carattere tecnico-operativo, logistico ed amministrativo di tutte le Forze Armate. Annovera fra i suoi Clienti l'Aeronautica Militare, l'Esercito Italiano, le Agenzie Nato (Namsa, Netma, NC3A), l'Agenzia di Difesa Europea, l'Aeronautica Militare dell'Arabia Saudita e il Consorzio Eurofighter. Vitrociset ha sviluppato competenze nel settore attraverso decennali forniture di attività sistemistiche e logistiche "chiavi in mano" per sistemi d'arma (aerei, missili, radar, ecc.), per sistemi di Comando e Controllo, per sistemi di telecomunicazione e per sistemi informatici, fino al completo supporto nella gestione di sistemi complessi di tipo "mission critical", anche con modalità di partnership con i Clienti.

2) Poligono Sperimentale di Salto di Quirra (PISQ). Il Poligono Sperimentale Interforze di Salto di Quirra in Sardegna è uno fra i più attrezzati poligoni sperimentali attualmente esistenti. Consente alle Forze Armate nazionali e straniere, oltre a soggetti industriali civili, la sperimentazione e l'addestramento su sofisticati e innovativi sistemi d'arma complessi (Sistemi Missilistici, Aerei, Sistemi di Guerra Elettronica e Armamento). Vitrociset garantisce da decenni il perfetto funzionamento del Poligono, operando con proprio personale sulla quasi totalità dei sistemi e garantendo lo svolgimento di tutte le attività operative secondo livelli stringenti di servizio prefissati dal Ministero della Difesa. Appare ingrato nei confronti della Vitrociset non riconoscerle il ruolo così evidente nel campo della Difesa, nè si può affermare che non abbia mai trattato armi.

Nella stessa brochure istituzionale della società si legge di uno degli ultimi impegni nel settore bellico:

Improved Missile BIT Test Set - Forze Armate utenti del Missile AMRAAM. La Vitrociset, insieme alla Raytheon, ha sviluppato e produce un test set portatile per il supporto del missile AMRAAM. È l'unico sistema di test portatile in grado di eseguire i BIT Test 3-sec e 5-sec su tutte le attuali configurazioni del missile (B, C5 e C7). Viene utilizzato sia in linea di volo che nei laboratori di primo livello. Il sistema è certificato dalla Raytheon per l'utilizzo con il missile AMRAAM.

Il Missile AMRAAM, è un missile aria-aria (AAM, Air-to-Air Missile) a medio raggio BVR (Beyond Visual Range, oltre l'orizzonte visivo) dotato di guida radar attiva (ARH, Active Radar Homing) e con capacità ognitempo diurna e notturna, sviluppato e prodotto attualmente dalla Raytheon Company e destinato alle missioni di caccia, interdizione e superiorità aerea, e il suo impiego nell'US Navy è previsto anche oltre il 2020. Un missile che non può certo essere annoverato tra gli strumenti di pace più in voga. Come ben si comprenderà non poteva essere descritta Vitrociset come dedita al commercio di rose e fiori, visto che la stessa è direttamente impegnata nella componentistica dell'F35, che non appare, nemmeno agli occhi dei profani, un aereo dedito alla continuità territoriale da e per la Sardegna.

Leonardo Spa

Non essendo il tema dell'inchiesta si è solo accennato al rapporto finanziario che lega la famiglia Crociani, la Vitrociset e la società di Curaçao che con appena un dollaro di capitale disponeva del controllo della società assegnataria di importanti e primari appalti nell'ambito della sicurezza e della difesa italiana. Non è un caso che dopo la fuga di notizie finanziarie dalla società Appleby, ubicata nelle Bermuda, il governo italiano abbia a più riprese e ai massimi livelli dichiarato di essere pronto ad attivare i meccanismi del golden power. Non ce n'è stato bisogno perché Leonardo Spa, a totale controllo pubblico, ha acquistato a una cifra rimasta segreta la società della famiglia Crociani. Tutti elementi riportati, anche con il richiamo documentale, nell'inchiesta sul Poligono di Salto di Quirra.
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